“Gentile Catone” è un brand presente ad “Alta Roma” che, fra tanti, spicca per novità ed eccellenza.
Il merito è di due giovani ma esperti stilisti, Francesco Gentile e Chiara Catone, che, dopo tanti sacrifici, hanno coronato il loro sogno di entrare, da protagonisti, nel mondo della moda, ambasciatrice del made in Italy. E che, dopo i successi ottenuti nel mercato giapponese e coreano puntano a penetrare quello cinese.
Ecco come hanno risposto alle domande de la Discussione.
Quanto è difficile, per un marchio giovane ma di eccellenza come il vostro, farsi spazio in Italia e all’estero?
“È molto difficile. Specie in Italia. In primis perché con la crisi economica in atto i buyers sono diffidenti verso le novità: temono che ampliare l’offerta con marchi nuovi e sconosciuti possa, in qualche modo, limare i loro guadagni. In realtà non è così, perché abbiamo visto che i negozi che fanno ricerca e vogliano dare un taglio diverso alla loro offerta hanno riscontrato un certo gradimento da parte dei clienti. I nostri capi, infatti, sono stati venduti con facilità, nonostante si tratti di prodotti che appartengono alla fascia medio – alta, il cui costo non è proprio basso. Eppure piacciono, perché sono diversi rispetto all’offerta generale”.
Quale incoraggiamento vi sentite di rivolgere ai vostri coetanei che amano lo stile ma sono titubanti sul da farsi?
“Semplicemente di credere in loro stessi e di non arrendersi mai. Nessuno ti regala niente, il lavoro bisogna in qualche modo crearselo, in base alle proprie attitudini. Noi avevamo questo sogno e abbiamo fatto di tutto perché si realizzasse. Ovviamente il successo non è stato immediato. Bisogna fare tanti sacrifici. Servono ostinazione, resilienza e grande voglia di fare. È, comunque, necessario offrire qualcosa di nuovo e di veramente innovativo, oltre che puntare alla qualità ”.
Quali i vostri obiettivi futuri?
“Le aspettative per il futuro del nostro marchio sono di ampliare la nostra distribuzione sia in Italia che all’estero. Puntiamo, soprattutto, all’estero e, in particolare al mercato asiatico, perché con la collezione bimba abbiamo riscontrato un forte successo con i giapponesi ed i coreani. Ci auguriamo di penetrare anche il mercato cinese”.