Una apertura alle piccole e medie imprese che saranno coinvolte nel Piano nazionale di ripresa. È la promessa fatta alle Confederazione degli artigiani e ai sindacati dal ministro per gli Affari Europei, il
Pnrr, il Sud e la Politica di coesione, Raffaele Fitto. “Stiamo lavorando intensamente per verificare gli interventi e gli eventuali correttivi sia sul capitolo del REPowerEU sia sull’intero Pnrr. Riteniamo doveroso farlo subito anche con il vostro coinvolgimento”.
Fitto ha chiesto ai rappresentanti di imprese e sindacati di fornire contributi e suggerimenti utili alla discussione.
Percorso di incontri tematici
All’incontro ha preso parte una delegazione di Confartigianato guidata dal Presidente Marco Granelli. “In apertura dei tavoli il ministro ha espresso soddisfazione per l’approvazione in via definitiva da parte dell’Aula della Camera del dl Pnrr e ha tracciato roadmap e tempistiche per i prossimi mesi”, racconta Granelli, “Il confronto proseguirà con successivi incontri con l’obiettivo di effettuare verifiche dettagliate su tutto l’impianto del Piano. Il termine ufficiale per la presentazione dell’aggiornamento del Pnrr alla Commissione europea è il 31 agosto come indicato dai regolamenti e dalle linee guida della Commissione”.
Lotta contro il tempo
“Lavoriamo per poter raggiungere questo risultato il prima possibile: stiamo procedendo rapidamente con la consapevolezza dell’importanza di dover cogliere questa grande sfida per il Paese”, ha garantito il ministro alle Confederazioni, ricordando presto ci saranno l’informativa sul Pnrr in Parlamento e successivamente la presentazione della Relazione semestrale. Complessivamente si sono riuniti sei tavoli settoriali.
“Il successo del Pnrr”, ha sottolineato nel suo intervento il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, “dipende anche dalla capacità di coinvolgere tutti gli attori del nostro tessuto produttivo, a partire dagli artigiani e dalle piccole imprese”.
L’economia energetica
Sul fronte del RepowerEU, Granelli ha evidenziato che le risorse andrebbero investite prevalentemente nella generazione distribuita e sui capitoli dedicati all’autoproduzione e autoconsumo in tutte le sue forme, oltre che nel sostegno alle misure di efficientamento e risparmio energetico del patrimonio di edilizia, non soltanto residenziale. “La transizione energetica, anche degli edifici, è un fattore strategico dal punto di vista economico, poiché può generare enormi benefici in termini di competitività delle imprese italiane, crescita dell’occupazione, sicurezza energetica. Si tratta di una filiera”, ha osservato il presidente di Confartigianato, “che conta circa 574 mila imprese nel complesso di cui il 66,6% sono artigiane e che dà lavoro a poco meno di 2 milioni”.
Rinegoziare le risorse
Granelli, infine, ha insistito anche sulla “necessità di superare le carenze nei processi decisionali e nelle procedure della Pubblica amministrazione che stanno ritardando l’attuazione del Pnrr. La piena realizzazione del Piano”, ha concluso il leader della Confartigianato, “va garantita anche attraverso la capacità di rinegoziazione delle risorse e di revisione delle linee di investimento che vanno integrate con la nuova politica di coesione 2021-2027”.