Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Terra (World Earth Day), la più grande manifestazione ambientale del Pianeta, il cui slogan 2023, ispirato a quello dell’anno scorso, sarà “Investire nel nostro Pianeta”.
Pochi giorni fa il Rapporto europeo Copernicus denunciava come il 2022 è stato l’anno con il maggiore surriscaldamento e le temperature più alte, il segnale che se non si interviene il trend è drammatico. E le industrie hanno grandissime responsabilità, per l’uso intensivo di energia e acqua e per le emissioni di gas serra dei processi produttivi. Fortunatamente esistono già tante iniziative tra gli imprenditori per limitare la propria impronta carbonica. Questa giornata, nata come movimento universitario negli anni ’70, oggi, si concentra soprattutto sulla sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente che si può declinare anche attraverso la cucina, il beverage, la scelta e l’impiego di ingredienti e procedimenti di produzione sostenibili. Sulla scia di quello che si chiama giornalismo costruttivo abbiamo scelto di parlare delle buone pratiche e di dare visibilità a chi si sta impegnando, scegliendo una selezione di distillerie che rappresentano la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente.
Don Papa Rum e la salvaguardia dell’Isola di Negros
Don Papa Rum è il primo premium single island rum delle Filippine, oggi terzo mercato per il rum nel Mondo dopo India e USA. Si ispira a un eroe mistico, Papa Isio, una delle figure della Rivoluzione filippina del 19esimo secolo, nato coltivatore di canna da zucchero, ha poi giocato un ruolo cruciale nel liberare l’Isola di Negros dalla dominazione spagnola grazie al suo coraggio. Questo rum viene distillato sull’Isola di Negros occidentale. L’isola, localmente nota come Sugarlandia, è letteralmente un paradiso terrestre dove sorge il Monte Kanlaon, che con i suoi oltre 2.400 metri d’altezza domina l’isola. Attorno ad esso si estende un’area protetta, il Monte Kanlaon Natural Park, coperta da foreste tropicali, tappeti di muschio, cespugli e un’infinita varietà di piante, di cui molte endemiche, tra le quali si inseriscono anche spettacolari cascate e sorgenti d’acqua. A Salvaguardia di questo ambiente unico, Don Papa, ha deciso di sostenere due associazioni che operano a Negros Occidentale, la Talarak Foundation, che si occupa principalmente della protezione della fauna a rischio e la Philippine Reef and Rainforest Conservation Foundation (PRRCF), che favorisce la conservazione a lungo termine dell’ambiente marino e terrestre nelle Filippine attraverso l’educazione e la lotta alla povertà.
Ginepraio, il Gin che parla toscano nel rispetto del territorio
La prima produzione di questo gin nasce nel tradizionale alambicco in rame dalla capacità di 300 litri. Tutte le materie prime utilizzate sono rigorosamente di origine toscana, provenienti da coltivazioni biologiche certificate. Il nome si ispira curiosamente al vecchio aforisma toscano “cacciarsi in un ginepraio”, un’espressione informale per descrivere una situazione complicata da cui è difficile uscire, un po’ come la situazione dove i due giovani titolari si sono trovati durante la ricerca dei componenti primari. La ricetta prevede il solo utilizzo di piante della macchia mediterranea, tutte scrupolosamente bio. E cioè ginepro, origano, maggiorana, carota selvatica, arancia amara, petit grain citronnier, mandarino verse e lentisco.
Distilleria Pilzer, tra tradizione e rispetto per l’ambiente
La distilleria Pilzer si trova in Val Cembra a Nord di Trento, storicamente conosciuta come la valle dei Distillatori. Nata nel 1957 da un’idea di Vincenzo Pilzer, oggi è sapientemente condotta dai suoi figli Bruno ed Ivano che hanno scelto di conferire una spinta innovativa alla distilleria ammodernandola. Dal punto di vista produttivo, la distilleria è da sempre attenta al recupero energetico, per questo la sede è stata costruita in mattoni con ottimo coefficiente termico, come le finestrature abbondanti per avere l’effetto serra. Lo dimostra il fatto che non si utilizza il riscaldamento interno alla distilleria in inverno. Per la produzione di vapore si utilizza attualmente una caldaia a gas naturale, ma nel progetto di ampliamento è prevista una nuova centrale termica a cippato. Da sempre si utilizzano per il carico degli alambicchi acqua calda recuperata dal raffreddamento delle colonne, così da consumare meno acqua e meno energia per riscaldarla. In passato è stato anche ridotto il numero di motori elettrici utili per il carico e scarico e lo sarà ulteriormente nella nuova disposizione. Nella preparazione finale della grappa e del gin è stato sostituito l’impianto frigorifero con un nuovo sistema capace di fare lo stesso lavoro risparmiando. Un risparmio notevole è stato fatto costruendo la cantina interrata capace di regolarsi termicamente da sola. Viene usato, per quanto più possibile materiale di imballaggio riciclato o riciclabile, per esempio il tappo in vetro. Molte delle erbe per tutti i prodotti (Asperula ruta, cirmolo, mugo etc.) vengono raccolte, previa autorizzazione, direttamente nei boschi limitrofi. Per la materia prima vinaccia la distilleria si rifornisce da produttori molto vicini (una cantina è tre km e la più distante a 18 km), questo oltre ad essere un vantaggio qualitativo è anche un modo di risparmiare energia per i trasporti. Il sogno nel cassetto? Utilizzare la biomassa di scarto della distillazione che per ora viene semplicemente fornita ad altre aziende che la utilizzano per produrre energia elettrica.
Liquori delle Sirene, una produzione 100% chemical free e vegan friendly
Una leggenda narra che, in una calda notte d’estate, alcuni pescatori si riposavano in una piccola baia riparata dalle onde. All’improvviso apparvero delle Sirene. Offrirono ai marinai una magica bevanda che diede loro la forza e il desiderio di tornare a casa. I Liquori delle Sirene sono il frutto di antiche ricette tramandate dalla famiglia di Elisa Carta, alchimista, nonché fondatrice dell’azienda. Erbe, fiori, radici e frutti sono accuratamente selezionati e provengono dal Lago di Garda (in particolare dalla coltivazione biologica sul Monte Baldo) e dai territori del mondo più vocati. Nascono così questi liquori, 100% Chemical free senza l’aggiunta di nessun tipo di aroma, naturale o artificiale che sia, o di qualsiasi tipo di elemento chimico. Anche le etichette sono realizzate da sempre con carta riciclata e i prodotti sono 100% vegan friendly.