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Regionali, “la comunità lgbt non diserti il voto”

sabato, 25 Gennaio 2020
1 minuto di lettura

“È preciso compito e dovere civico dei cittadini e delle cittadine in questo momento in cui il paese è esposto alla deriva dell’odio e della violenza prendere posizione e collocarsi a difesa della cultura costituzionale della inclusione e del rispetto democratico  dei diritti e dei doveri di tutti e tutte”.  Lo afferma Luciano Lopopolo, presidente nazionale Arcigay a proposito della stagione politica che sta attraversando il nostro Paese. “In quest’ultima giornata di campagna elettorale, prima del rituale silenzio e dell’apertura delle urne n Emilia Romagna e Calabria – gli fa eco Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay – non possiamo non rivolgere un accorato appello alle persone lgbt di quei territori e a tutte le altre persone che hanno a cuore la cultura dei diritti, della libertà e dell’autodeterminazione”. A entrambi abbiamo chiesto di spiegarci le ragioni della mobilitazione del movimento. Ecco come hanno risposto alle nostre domande.

Presidente e segretario come questo appello al voto?
“In questa tornata elettorale, che si svolge alla vigilia della Giornata della Memoria, non possiamo non ricordare che il diritto universale al voto e i valori della nostra Costituzione furono conquistati con il sangue, scacciando dal nostro Paese il totalitarismo fascista. Votare, perciò, non è solo un diritto ma, come dice l’articolo 48 della nostra Carta, un dovere civico. Dobbiamo perciò sentire il dovere di andare domenica a votare. Nel farlo, è necessario essere consapevoli della responsabilità particolare, dettata dal contesto in cui si svolgono queste elezioni e dagli scenari che aprono”.

E quindi?
“Non possiamo non esprimere il nostro sdegno e la nostra condanna nei confronti tanto delle citofonate  squadriste dell’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini nella periferia di Bologna, quanto delle becere battute sessiste di Silvio Berlusconi in Calabria. La destra esibisce senza contegno il suo modello di società, che tradisce ogni conquista democratica della nostra storia repubblicana e promette anni bui per il nostro Paese, specie per le persone che vivono, per qualsiasi motivo, in una condizione di fragilità”.

Che cosa vi attendete dall’imminente voto?
“L’auspicio è che la comunità lgbti si mobiliti e senta la necessità di giocarsi un protagonismo nel determinare l’esito di queste elezioni, respingendo col voto omotransfobia, razzismo, xenofobia, misoginia e ogni forma di discriminazione”.

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