Il Defender, uno dei primi sottomarini respinti dalla Marina degli Stati Uniti, non era esattamente un oggetto del desiderio per i cacciatori di naufragi globali, ma lo era per Richard Simon. 35 anni, cresciuto facendo immersioni lungo la costa di Long Island, New York, ascoltando storie sulla strana nave dei primi del 1900, si è sempre chiesto dove si trovasse. Simon ha guidato una squadra di sommozzatori volontari che ha messo le mani sul sottomarino affondato al largo di Long Island Sound. Secondo una dichiarazione della ditta di Simon, Shoreline Diving Services di Coventry, nel Connecticut, potrebbe essere stato il primo contatto umano del Defender da quando è stato abbandonato dal Corpo degli Ingegneri dell’Esercito 77 anni fa. Pur riconoscendo che non si tratta del Titanic, per Simon la nave ha segnato un passo avanti nell’evoluzione dei sottomarini americani prima che diventassero cruciali per alcune vittorie militari statunitensi in alto mare. Il suo creatore fu Simon Lake, nipote di uno dei fondatori di Atlantic City, e fan di Jules Verne e del suo poema epico “Ventimila leghe sotto i mari”. Il Defender è stato descritto dalla Marina degli Stati Uniti come “sperimentale ” . È stato messo in ombra dall’USS Holland, la nave di John Philip Holland che è ampiamente considerata il primo sottomarino moderno della Marina degli Stati Uniti. Dopo il lancio del Defender, Lake registrò nuove invenzioni, come il periscopio e le lamine utilizzate per mantenere il livello dei sottomarini mentre scendono e salgono. Molti dei sottomarini costruiti da Lake nel New Jersey all’inizio del 1900 erano destinati e rifiutati dalla Marina degli Stati Uniti. Fu solo nel 1911 che la Marina degli Stati Uniti acquistò una delle sue creazioni. Il Defender, lungo 28 metri, fu affondato lungo il Long Island Sound nel 1946. Esperti ipotizzarono, sbagliando, che il suo ultimo luogo di riposo fosse al largo di Old Saybrook, nel Connecticut.
