Ci vorrebbe tutta l’abilità di Esopo per raccontare la fiaba dei rapporti tra la Cina e l’Unione europea. Perchè, a dirla con i fatti, non ci si crede. I servizi di sicurezza, i giornali, i vari centri di studi dei Paesi europei producono documenti che dimostrano quanto sia cruciale il Vecchio Continente per le mire espansionistiche cinesi e quanto estesa sia le rete di penetrazione spesso subdola dell’economia di Pechino in aziende, finanza, infrastrutture strategiche dei 27 Paesi. Solo da poco tempo, pare, i governi si sono svegliati e stanno alzando un po’ di protezione rispetto a quella che si prefigura non come una cooperazione ma come una progressiva colonizzazione cinese a danno dell’Europa. Con buona pace di Beppe Grillo, la cui brillante satira politica non avrebbe vita facile nei teatri cinesi.
Da un anno l’Europa è impegnata su tutti i fronti per aiutare l’Ucraina mentre la Cina, che non ha mai condannato l’aggressione russa, elogia Putin e nulla fa per convincerlo a ragionare. In questo contesto continua la processione dei leader europei che vanno a chiedere udienza al capo assoluto della Cina senza portare a casa nulla di concreto per quanto riguarda i rapporti con la Russia ma concludendo qualche altro affaruccio per la gioia degli amministratori delegati delle aziende dei loro Paesi. Immagino l’ilarità con cui i dirigenti comunisti cinesi commentano in privato questo spettacolo….
Penseranno: “Strani questi europei, si svenano economicamente per fermare Putin che è nostro alleato, vengono da noi a chiederci di farlo smettere, noi non promettiamo nulla, loro tornano a mani vuote e non succede niente; intanto però continuano a fare affari con noi pur descrivendoci come subdoli colonizzatori….Ma che hanno in testa se hanno una testa?”
In effetti una logica non c’è. Perchè l’Europa continua a fare favori alla Cina se la ritiene un partner inaffidabile che mira stendere una rete di controllo su aziende e infrastrutture vitali e fa incetta di terre rare e materie prime indispensabili per l’economia digitale? E’ masochismo o scelleratezza?
Inoltre, se l’Europa si ritiene, come pare sia, di vitale importanza per l’economia e le strategie future della Cina perchè non usa questa posizione di forza per far valere le sue ragioni e ottenere da Xi qualche risultato concreto?
Detto brutalmente. I vari leader europei dovrebbero fare a Xi un discorso di questo tipo: “Vuoi continuare a commerciare, a realizzare partnership con noi ? Allora devi fare due cose : rispettare le nostre regole e prendere le distanze da Putin. Non lo fai ? E allora noi rallentiamo la nostra cooperazione con te, tutti i progetti comuni che abbiamo li congeliamo e vediamo se con la tua amicizia senza confini con la Russia riesci a fare a meno di noi” . I cinesi sono saggi e sanno ben calcolare i loro interessi e saprebbero cosa scegliere. Siamo noi che non siamo né saggi, né lungimiranti e che pensando di fare i furbi facciamo gli interessi di chi ha bisogno di noi.
Una bella fiaba che rischia di diventare un incubo.