sabato, 28 Settembre, 2024
Società

Risarcimenti reali per danni da Intelligenza artificiale

Nuove norme in arrivo per aggiornare e rafforzare quelle già esistenti basate sulla responsabilità oggettiva dei produttori, per il risarcimento delle lesioni personali, dei danni alle cose o della perdita di dati causati da prodotti non sicuri, siano essi mobili da giardino o macchinari iper-sofisticati. A smuovere le acque regolamentari ci ha pensato la Commissione europea che, il 28 settembre 2022, ha adottato due proposte intese a adeguare le norme in materia di responsabilità all’era digitale.

Robot combina-guai: via ai risarcimenti

Tali nuove norme consentiranno risarcimenti per i danni causati da prodotti come robot, droni o sistemi di domotica, diventati non sicuri in seguito ad aggiornamenti del software, dei servizi di Intelligenza artificiale (IA) o dei servizi digitali necessari al funzionamento dei prodotti stessi, nonché quando i produttori non rimedieranno alle vulnerabilità esistenti in termini di cybersicurezza.

Le attuali norme nazionali in materia di responsabilità per eventuali danni causati “per colpa” dell’Intelligenza artificiale, infatti, non sono adatte alla gestione dei reclami hi-tech. In base alle regole esistenti oggi, al danneggiato è richiesto – al pari di un frullatore difettoso – di provare un’azione illecita o un’omissione da parte di un soggetto che ha causato il danno. La specifica caratteristiche dell’IA, tra cui complessità, autonomia e opacità, rende tutto ciò molto difficile per le vittime (se non addirittura proibitivo), che devono avere cura di identificare esattamente il soggetto responsabile e dimostrare, in tal modo, i requisiti per una richiesta di risarcimento.

Le decisioni della Commissione UE

In primo luogo, l’esecutivo guidato da Ursula Von der Leyen ha proposto di ammodernare le norme vigenti in materia di responsabilità oggettiva dei fabbricanti per prodotti difettosi (dalle tecnologie intelligenti ai prodotti farmaceutici). Le norme così riviste, almeno nelle intenzioni di Bruxelles, garantiranno la certezza del diritto alle imprese, che potranno quindi investire in prodotti nuovi e innovativi, e permetteranno alle vittime di ottenere un equo risarcimento per i danni causati da prodotti malfunzionanti, compresi i prodotti digitali e ricondizionati.

In secondo luogo, la Commissione ha proposto (per la prima volta) un’armonizzazione mirata delle norme nazionali in materia di responsabilità per l’Intelligenza artificiale, agevolando l’ottenimento di risarcimenti da parte di chi ha subito danni connessi all’IA. Conformemente agli obiettivi del Libro bianco sull’IA e alla proposta di Legge sull’Intelligenza artificiale della Commissione del 2021, le nuove regole permetteranno a chi ha subito danni causati da prodotti o servizi basati sull’IA di beneficiare dei medesimi livelli di protezione di cui godrebbe se i danni fossero riconducibili a qualsiasi altra circostanza.

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