giovedì, 16 Gennaio, 2025
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Turismo: Pasqua e Pasquetta sold-out ma manca il personale

Da sempre la campagna, nella stagione primaverile, attira i cittadini alla ricerca di contatto con la natura, per scrollarsi di dosso il grigiore dell’inverno insieme alla famiglia o con gli amici e secondo il presidente di Agriturist Augusto Congionti, la vacanza in agriturismo è la prima scelta degli italiani per Pasqua e Pasquetta. Ristoranti e campagne sono le mete più gettonate sia per gli italiani che per i turisti stranieri in questo lungo fine settimana e si prevede il “tutto esaurito” in molte regioni italiane.      “Crescono i sostenitori delle vacanze sempreverdi: aria aperta, mete vicine, ambienti genuini, ritmi di vita più lenti, eccellenze enogastronomiche da assaggiare sono la ricetta perfetta per una vacanza ideale, che unisce ospitalità familiare alla buona cucina e alle attività agro-culturali, senza dimenticare il benessere psico-fisico. Si registra, generalmente, una forte crescita in tutto lo stivale, con una ripartenza primaverile fisiologicamente un po’ più incerta nelle zone montane” spiega Agriturist.   Continua tuttavia la difficoltà a reperire personale, così come pesano i forti aumenti delle materie prime. Ad esempio, in un anno, la farina è aumentata del 150%, lo zucchero del 100%, latte, carni e ortaggi dell’80% e oltre il 150% i costi energetici. Per contro, responsabilmente, gli imprenditori agrituristici hanno solo leggermente ritoccato i loro prezzi. In Sicilia per Pasqua e Pasquetta le prenotazioni del pranzo sono state esaurite con largo anticipo, mentre le camere hanno qualche disponibilità. Ancora pochi gli stranieri. In Calabria forte crescita, rispetto al 2022, i soggiorni e la ristorazione, con un incremento dei turisti stranieri. Pienone in Puglia con camere sold out all’85%.   Nel Lazio incrementate le prenotazioni rispetto al 2022 (+15%). Prenotazioni ai ristoranti sold-out e alloggi con turismo prevalentemente italiano quasi al completo. Anche in Umbria quasi tutto esaurito con una folta presenza di italiani e famiglie con bambini in cerca di esperienze da vivere in fattoria. La Toscana si appresta a superare abbondantemente il record del 2019. Tutto pieno anche per i prossimi ponti del 25 aprile e 1° maggio. Sono tornati in massa gli americani nel Chianti e nel Senese. Il sistema agrituristico dell’Emilia-Romagna è ripartito bene dopo la crisi pandemica (+49% gli arrivi) mixando turismo d’affari con quello ricreativo, culturale ed esperienziale.   Molto bene anche la Liguria, dove le prenotazioni nei ristoranti e l’afflusso dei turisti stranieri raggiungono il 50%. In Piemonte, generalmente, tutto pieno per Pasqua e Pasquetta consolidando la tendenza positiva di tutto il Paese. Molte strutture hanno appena aperto, perché a causa dei costi energetici sono rimaste chiuse nel periodo invernale. Buona la presenza soprattutto dai turisti provenienti da Germania, Francia, Svizzera e USA. Al completo la Lombardia con stime superiori alla pre-pandemia. Traina Brescia, capitale della cultura, con riscontri positivi anche per strutture nelle città d’arte e i laghi. Andamento molto positivo anche in Veneto con litorale, colline, mare, laghi e campagna al completo soprattutto per la ristorazione.   In Italia le aziende agrituristiche attive sono più di 25.000 e oltre il 60% dei comuni italiani ne ospita almeno una. Quasi la metà offre almeno tre servizi e più di una su tre è condotta da un’imprenditrice. “Il settore dell’agriturismo italiano, con le sue peculiarità uniche al mondo, si conferma una parte strategica all’interno dell’offerta turistica nazionale. Ci siamo finalmente gettati alle spalle la pandemia e i risultati lo stanno dimostrando. Si ricomincia con una maggiore pianificazione e programmazione delle proprie vacanze anche se preoccupa, soprattutto in vista della prossima stagione estiva, la difficoltà a reperire personale”, conclude il presidente di Agriturist Augusto Congionti .

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