Domenica speciale per il vino, per la sua storia e ispirazione artistica. In occasione dell’avvio del Vinitaly di Verona alla presenza del presidente Ettore Prandini è inaugurata Casa Coldiretti, di fronte all’ingresso Cangrande, con in mostra per la prima volta la Storia millenaria del vino. Dalle antichissime origini nel Caucaso fino alla stazione internazionale orbitante Iss passando per popoli, artisti, scrittori, scienziati e condottieri che nel tempo hanno raccontato il nettare di Bacco, che rappresenta un eccezionale motore di sviluppo dell’economia nazionale.
Storia, natura e decisioni Ue
Per la Coldiretti il vino di qualità deve essere tutelato. Troppe le proposte che invece per il presidente della Confederazione vanno nella direzione sbagliata.
“Non si cancellano diecimila anni di storia del vino”, puntualizza Ettore Prandini presidente di Coldiretti, “che rappresenta uno degli alimenti più antichi sulle tavole di tutto il mondo, ora messo a rischio da scelte e politiche insensate a livello europeo e internazionale”.
L’impatto della guerra Con l’inaugurazione della mostra , fa presente la Coldiretti, “verrà presentato l’esclusivo report della Coldiretti sull’impatto della guerra in Ucraina con analisi e dati in Italia e
all’estero, le nuove tendenze e tutti i risvolti occupazionali”, si legge nella nota di presentazione, “e produttivi di uno dei settori più dinamici del Made in Italy con un focus insieme al centro Studi Divulga sui consumi degli italiani nell’ultimo anno”.
“Vino e salute”, i relatori Alle 14.30 il Convegno Coldiretti e Filiera Italia “Vino e Salute” al Centro Congressi Arena (1° piano nella galleria tra pad. 6 e 7) – Sala Rossini. Saranno presenti il Presidente Nazionale Ettore Prandini, il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, del Consigliere Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, il Ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e il Ministro della salute Orazio Schillaci e Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi.