Sulla Tunisia l’Italia ha un’occasione importante per dimostrare la propria capacità di essere il capofila di una complessa iniziativa diplomatica che deve coinvolgere l’Unione europea, le Nazioni Unite, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario internazionale, d’intesa con gli Stati Uniti e, soprattutto, in stretta collaborazione con la Francia.
Si tratta di salvare dal disastro economico e da una tragedia sociale un Paese strategico del Mediterraneo. E non solo per evitare uno tsunami migratorio sulle nostre coste ma anche per impedire che la Tunisia entri una situazione di caos in cui si potrebbero inserire sia le formazioni del terrorismo islamico sia quelle forze che non vedono l’ora di estendere l’instabilità politica che ha fatto della Libia una terra di nessuno.
Il Governo è chiamato a mettere sul campo le energie migliori di cui dispone per agire con tempestività e lungimiranza. Una gestione efficace della crisi in Tunisia potrebbe costituire un’occasione storica per rilanciare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo e mettere il nostro Paese al centro di una strategia europea complessiva per i Paesi che si affacciano sull’altra sponda del Mare nostrum.
Finalmente si dovrebbe superare l’antica gelosia tra Roma e Parigi in quest’area geopolitica ed evitare che si ripetano gli errori commessi in Libia.
Il nostro governo gode oggi di una solidità e consenso parlamentare incomparabili con quelli della Francia e della stessa Germania. Ne approfitti per far tornare grande la nostra capacità diplomatica e strategica e scrollarsi di dosso l’immagine di Cenerentola tra le principali potenze europee.