Il rappresentante democratico Jeff Jackson, della Carolina del Nord, riconosce i “reali” problemi di sicurezza legati a Tik tok, l’app video di proprietà cinese, ma non vede un divieto come inevitabile. Jackson vanta 1,2 milioni di follower sul popolare social. Grazie alla applicazione, è riuscito a raggiungere elettori di età diverse. “Si ottengono visualizzazioni dieci volte maggiori su TikTok rispetto ad Instagram o Facebook – ha dichiarato Jackson, 40 anni – Sono stato in grado di raggiungere molte persone.
Tuttavia, penso che i problemi di sicurezza siano reali”. Il direttore dell’FBI Christopher Wray ha avvertito, nel mese di novembre, che l’app, di proprietà di ByteDance Ltd. con sede a Pechino, pone rischi per la sicurezza nazionale e che il governo cinese potrebbe utilizzarla per influenzare gli utenti statunitensi o controllare i loro dispositivi.
Jackson ha affermato che la privacy dei dati e le preoccupazioni sull’algoritmo dell’app evidenziate da Wray saranno molto difficili da risolvere fintanto che questa rimarrà una società di proprietà cinese.
L’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, testimonierà per la prima volta al Congresso giovedì, in un’udienza davanti alla commissione per l’energia e il commercio della Camera. Rappresentanti legislativi bipartisan cercano di affrontare i problemi di sicurezza che circondano l’app. I sostenitori di TikTok, tuttavia, esprimono la loro opposizione a un potenziale divieto. Per Jackson, tenuto conto del gran numero di americani che usano l’appicazione, il divieto non rappresenta lo scenario migliore, sostenendo che sia necessario, invece, un cambio di proprietà.