Termina la prima edizione della iniziativa di solidarietà promossa da UniCredit Foundation “Call for Education – Italy Regions”, realizzata con il supporto di UniCredit grazie al progetto “Carta E” a sostegno di progetti di contrasto alla povertà educativa realizzati da organizzazioni non profit su tutto il territorio nazionale. “Questa prima edizione della Call for Education – Italy Regions ha registrato grande interesse e partecipazione da parte di associazioni attive sul territorio nazionale che hanno presentato importanti progetti a supporto di giovani e istruzione.
L’abbandono precoce degli studi e la mancata acquisizione di competenze adeguate al proseguimento degli studi universitari o per l’ingresso nel mondo del lavoro sono fenomeni diffusi nella maggior parte dei Paesi in cui il Gruppo opera”, afferma Direttore Generale di UniCredit Foundation Silvia Cappellini. “Ciò è dovuto a diversi fattori, ma dipende in larga misura dalle condizioni socioeconomiche e culturali delle famiglie e dei territori in cui i bambini nascono e crescono.
La scuola rappresenta un presidio essenziale nel contrasto alle disuguaglianze e noi riteniamo che solo una scuola di qualità possa dare pari opportunità di apprendimento a tutti gli studenti e, soprattutto, a quelli più svantaggiati. È per questo che ci impegniamo e lavoriamo ogni giorno per affiancare i giovani nei loro percorsi di studi promuovendo occasioni di apprendimento e crescita, affinché nessuno venga lasciato indietro”, ha aggiunto. Sono 4 le iniziative premiate, con un contributo complessivo da parte di Unicredit Foundation pari a 500.000 euro. Tramite il progetto “Carta E”, il due per mille delle spese effettuate dai clienti che utilizzano le carte di credito “Etiche” è andato ad alimentare, senza alcun onere a carico del titolare della carta, uno specifico Fondo destinato a iniziative sociali realizzate da organizzazioni non profit.
Nello specifico, la “Call for Education – Italy Regions” ha coinvolto le sette regioni commerciali di UniCredit (Nord Ovest, Lombardia, Nord Est, Centro Nord, Centro, Sud e Sicilia) deputate a gestire i rapporti con i territori, cogliendo i bisogni e le sensibilità delle comunità locali, nell’individuazione di progetti educativi a favore di giovani nella fascia di età 11-19 anni (scuola secondaria inferiore e superiore), con particolare focus sul contrasto della dispersione scolastica, l’ acquisizione di competenze adeguate al proseguimento degli studi universitari e l’ acquisizione di competenze adeguate all’ingresso nel mondo del lavoro.