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Questa ritarda lo svuotamento del cibo, provocando una sensazione di sazietà e limitando quindi la quantità di alimenti ingerita”. Il tutto entrando dal cavo orale con un sistema di sutura endoscopico denominato “Apollo OverStitch” e senza effettuare alcun tipo di incisione cutanea: la ripresa del paziente è più veloce, il ricovero è più breve e quasi nulle sono le complicanze, come ad esempio la formazione di fistole. I pazienti così “trattati” stanno bene ed i risultati sono ottimi: il calo ponderale dopo tre mesi è quasi del tutto sovrapponibile a quello che si ottiene con un intervento chirurgico tradizionale.“Una tecnica che rappresenta un anello di congiunzione tra chirurgia ed endoscopia e che – afferma Andrea Sartori, responsabile dell’Unità operativa di chirurgia generale del presidio polesano – sicuramente si affermerà in futuro. Si tratta di unire due “mondi” diversi a tutto vantaggio del paziente. Per la casa di cura è un fiore all’occhiello: Porto Viro è la sola sede in Veneto, assieme all’Università di Padova, dove si utilizza questa procedura”.