Il governatore della Florida Ron DeSantis, potenziale candidato presidenziale repubblicano, ha stupito molti esponenti del suo stesso partito nel momento in cui ha affermato che proteggere l’Ucraina non è un interesse nazionale “vitale” per gli Stati Uniti “Mentre gli Stati Uniti hanno molti interessi nazionali vitali (la protezione dei propri confini, la crisi organica delle forze armate, la sicurezza e l’indipendenza energetica, il controllo del potere economico, culturale e militare del Partito Comunista Cinese) ma il rimanere ulteriormente invischiati nella disputa territoriale tra Ucraina e Russia non è una di queste.
Il virtuale assegno in bianco del finanziamento di questo conflitto da parte dell’amministrazione Biden per tutto il tempo necessario, senza obiettivi o responsabilità definiti – ha continuato DeSantis – distrae dalle sfide più urgenti del nostro Paese”. Per il Governatore, la pace dovrebbe essere l’obiettivo per gli Stati Uniti ed ha espresso la sua opposizione all’invio in Ucraina di “F-16 e missili a lungo raggio”. Una risposta che allinea DeSantis all’ex presidente Donald Trump, in testa ai sondaggi per le primarie repubblicane.
Una posizione che segnala il crescente sentimento isolazionista all’interno di un partito che per lungo tempo ha sostenuto una presenza attiva degli Stati Uniti negli affari globali. DeSantis si è costruito un proprio seguito tra gli elettori conservatori ed è il favorito per molti repubblicani dell’establishment che vogliono voltare pagina su Trump. Per il tycoon, l’opposizione alla Russia non è vitale per gli USA ma lo è per l’Europa. Per l’ala moderata del partito repubblicano, guidata dal leader della minoranza al Senato, Mitch McConnell, la difesa dell’Ucraina dalle ambizioni territoriali di Putin è fondamentale per proteggere non solo gli interessi europei, ma anche quelli americani.