sabato, 16 Novembre, 2024
Società

Il vescovo Mura a capo della Conferenza sarda

Monsignor Antonello Mura, vescovo di Nuoro e amministratore apostolico di Lanusei, è stato eletto presidente della Conferenza episcopale sarda.

L’elezione del presule è avvenuta nei giorni scorsi presso il Centro di spiritualità N.S. del Rimedio a Donigala Fenughedu, essendo scaduti per fine mandato il presidente, monsignor Arrigo Miglio, e il vice presidente, monsignor Ignazio Sanna.

Il vescovo Mura sarà affiancato dal monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari, è stato eletto vice presidente. L’assise dei pastori della Chiesa sarda ha proceduto anche all’elezione della Commissione per il Seminario regionale che risulta così composta dai monsignori Mauro Maria Morfino, Roberto Carboni e Corrado Melis. È stata altresì eletta la Commissione per la Pontificia Facoltà teologica della Sardegna nelle persone dei monsignori Giuseppe Baturi, Gian Franco Saba e Antonello Mura.

Il neo presidente è stato ordinato presbitero il 1º agosto 1979, nella chiesa parrocchiale di santa Maria degli Angeli a Bortigali, dal vescovo Francesco Spanedda (poi arcivescovo). Ha conseguito presso l’Università Pontificia Salesiana il baccalaureato in Filosofia e in Teologia e la licenza in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, oltre alla laurea in Pedagogia e in Filosofia all’Università degli Studi di Sassari.

Il 31 gennaio 2014 papa Francesco lo ha eletto vescovo di Lanusei. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 25 marzo dello stesso anno nella concattedrale dell’Immacolata Concezione di Bosa per l’imposizione delle mani dell’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, co-consacranti il vescovo Mauro Maria Morfino e l’arcivescovo Arrigo Miglio. Il 2 luglio di quest’anno è stato nominato vescovo di Nuoro e amministratore apostolico di Lanusei.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Giorgetti: “Manovra complicata”. Urso: “Tassa sulle banche equa”

Stefano Ghionni

Chiesa e ‘Ndrangheta, presto le linee guida

Ettore Di Bartolomeo

I corridoi umanitari salvano altri 158 profughi afgani

Cristina Calzecchi Onesti

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.