Gli Stati Uniti vogliono revocare l’obbligo di test Covid per i viaggiatori provenienti dalla Cina. Il provvedimento era stato introdotto il 5 gennaio di quest’anno. La possibile decisione porrebbe fine ai requisiti specifici per Pechino, ovvero test Covid negativi prima della partenza per i viaggiatori di età pari o superiore a 2 anni. La proposta giunge in un momento di crescenti tensioni tra i due Paesi, dopo che un il viaggio programmato, a Pechino, da Antony Blinken.
Il Ministro sarebbe stato il primo Segretario di Stato americano ad aver visitato la Cina dai tempi di Mike Pompeo nel 2018. Pechino ha allentato le politiche Covid alla fine dello scorso anno, dopo settimane di proteste a livello nazionale per le restrizioni che avevano limitato gran parte della vita quotidiana per quasi tre anni. Ma le regole allentate sono state rapidamente seguite da una nuova ondata di infezioni, spingendo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie ad annunciare la nuova regola di viaggio Covid: un test negativo obbligatorio entro due giorni dal viaggio per i passeggeri che prendono voli da Cina, Hong Kong o Macao. Funzionari cinesi hanno riferito, il 14 gennaio, di quasi 60.000 decessi correlati a Covid dall’inizio di dicembre, affermando, tuttavia, che il “picco di emergenza” dell’ondata era passato.
Per Airfinity, la società di analisi della salute con sede in Gran Bretagna, il bilancio delle vittime di Covid in Cina non aveva ancora raggiunto il picco, previsto nell’ordine di 36.000 morti al giorno. Il Ministero della sanità cinese ha riportato 3.278 decessi correlati a Covid a livello nazionale dal 27 gennaio al 2 febbraio, circa la metà della settimana precedente.
La Cina è stata ripetutamente accusata di sottostimare i decessi legati al virus. Per queste motivazioni, i funzionari statunitensi continueranno a monitorare i casi in Cina, utilizzando un programma lanciato nel 2021 per rilevare nuove varianti attraverso la partecipazione volontaria dei cittadini. Il programma raggruppa campioni di tamponi nasali raccolti dai passeggeri in arrivo su voli da circa 30 paesi. Il CDC statunitense richiede già a tutti i viaggiatori aerei, non cittadini statunitensi o residenti permanenti legali, di essere completamente vaccinati prima di volare nel Paese.