La “Guerra Fredda” tra Stati Uniti e Cina sta precipitando verso inevitabili scontri e conflitti, a meno che Washington non cambi rotta. Questo, l’avvertimento del nuovo ministro degli Esteri di Pechino. I commenti di Qin Gang sottolineano le crescenti tensioni tra le due maggiori economie mondiali sulla scia della saga dei palloni di sorveglianza e della guerra della Russia in Ucraina .
Le dichiarazioni del Ministro hanno fatto eco alle osservazioni, altrettanto taglienti, manifestate, il giorno prima, del leader cinese, Xi Jinping, il quale incolpava gli Stati Uniti del deterioramento delle loro relazioni.
La conferenza stampa di Qin si è svolta a Pechino, a margine dell’incontro annuale della legislatura cinese. E’ stata la prima da quando è entrato in carica, nel mese di dicembre. Si prevede che il Leader Xi completerà il più grande rimpasto di governo del decennio.
Qin, che fino a poco tempo fa era l’ambasciatore cinese negli Stati Uniti, ha messo in dubbio l’ affermazione del presidente Joe Biden secondo cui gli Stati Uniti cercano la competizione con la Cina ma non il conflitto. “In effetti, la cosiddetta competizione degli Stati Uniti è il contenimento e la repressione a tutto tondo, un gioco a somma zero”, ha dichiarato, suggerendo che il conflitto potrebbe essere inevitabile a meno che Washington non smetta di cercare di sopprimere Pechino.
“Biden vuole far credere che gli USA vogliano solo mettere un limite alle relazioni sino-americane senza scontrarsi – ha continuato Qin – In realtà vuole che la Cina non risponda con parole o azioni quando viene calunniata o attaccata. Una cosa semplicemente impossibile. Se gli Stati Uniti non frenano e continuano sulla strada sbagliata – ha concluso il ministro – nessun limite potrà fermare il deragliamento e il ribaltamento verso il confronto e il conflitto”.
In un discorso ai delegati politici di lunedì, Xi ha anche accusato gli Stati Uniti di tentare di recintare la Cina. “I paesi occidentali guidati dagli USA – ha dichiarato – hanno implementato il contenimento, l’accerchiamento e la repressione della Cina a tutto tondo, il che ha portato a gravi sfide senza precedenti nello sviluppo del nostro Paese”.