“Il Piccolo Principe” viene pubblicato per la prima volta a New York dalla Reynal & Hitchcock, il 6 aprile del 1943, in piena Seconda guerra mondiale; è un racconto dello scrittore Antoine de Saint-Exupéry, il quale aveva scritto all’editore: “Non so niente del mio libro, neppure se è uscito in libreria! Mi scriva, per favore!’.
In pochi mesi la storia aveva venduto 37 mila copie. Ottant’anni dopo, “Il Piccolo Principe” è tra le opere letterarie più celebri del nostro secolo, ed è uno dei dieci libri più venduti al mondo, con una stima di quasi duecento milioni di copie in circolazione. Il capolavoro affronta temi come il senso della vita e il significato dell’amore e dell’amicizia. Se si dovesse riassumere in una sola parola il tema del Piccolo Principe, la parola in questione sarebbe: ‘sentimenti’.
Ottant’anni dopo la prima uscita, Il Piccolo Principe debutta a teatro con lo spettacolo diretto da Stefano Genovese, in tournée in Italia tra Bologna, Torino, Firenze e Milano, fino ad aprile 2023, per poi approdare a Parigi il prossimo autunno e poi Amsterdam, Berlino, Dublino, Lisbona e Madrid nel 2024. Il regista racconta: “Il Piccolo Principe è la storia che tutti conoscono ma nessuno ricorda. Lo leggi da bambino alle elementari. Poi lo riprendi in mano da adulto e scopri un altro romanzo, più profondo. Capisci che la storia è una metafora della vita. L’idea di farne uno spettacolo era nel mio cassetto dei progetti mai fatti, da almeno una decina di anni”.
L’esibizione non sarà solo una commedia musicale e, a tal proposito, Genovese ha precisato: “Non è un musical anche se la musica ha una parte fondamentale, con i personaggi che raccontano alcuni loro sentimenti attraverso le parole originali di canzoni celeberrime, arrangiate, come: Space Oddity di David Bowie, La cura di Franco Battiato, The Loneliest dei Maneskin o l’Habanera della Carmen di Bizet. Abbiamo mescolato i generi, dalla prosa all’arte circense, in modo che in ogni scena ci fosse una meraviglia”, e aggiunge ” è incredibile quanto sia attuale. Il principe, che è il bambino che vive in tutti noi, è l’unico che va a scandagliare dentro le persone per conoscerle”.