In Moldavia la tensione schizza alle stelle, con centinaia di manifestanti del partito filorusso Sor che sono scesi in piazza a Chisinau chiedendo le dimissioni del Governo di Maia Sandu ed elezioni anticipate. Alcuni manifestanti hanno cercato di fare irruzione nella sede dell’esecutivo ma sono stati bloccati dalla polizia schierata in assetto antisommossa che ha compiuto diversi arresti prima che i dimostranti si ritirassero.
“Chiediamo elezioni anticipate. Il Governo deve pagare le bollette delle persone che sono aumentate più volte per colpa delle autorità. Chiediamo anche che venga osservata la neutralità, come è scritto nella costituzione, in modo che il nostro Paese non sia trascinato in operazioni di guerra” ha detto Vadim Fotescu, un parlamentare di Sor. Secondo il Partito d’Azione e Solidarietà, al Governo, le manifestazioni sono un tentativo di “destabilizzare la situazione del Paese”.
La protesta, con manifestanti arrivati da tutto il Paese, è stata organizzata dal Movimento per il popolo, che riunisce diverse organizzazioni, fra cui appunto il partito Sor. Recentemente era stata la presidente Sandu, su posizioni filoccidentali, ad accusare la Russia di preparare un colpo di Stato a Chisinau per portare la Moldavia nella sua orbita, mentre Mosca da giorni denuncia presunti piani da parte di Kiev di preparare una una falsa invasione russa dalla Transnistria per giustificare un attacco ucraino al territorio secessionista moldavo, dove sono presenti circa 1.500 soldati russi.