Il Corriere della Sera ha rivelato che l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia nel 2022 si è messa in allerta per alcune movimentazioni avvenute sui tre conti correnti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia. Le segnalazioni all’Antiriciclaggio sono iniziate nel primo semestre del 2022, aumentando poi nella seconda metà dell’anno. Nel dossier redatto dall’UIF vengono attenzionati alcuni movimenti di denaro anomali avvenuti sui tre conti dell’Ambasciata russa. In particolare le richieste di denaro contante ammontano a un milione di euro. Poi, tra il 17 ed il 20 ottobre 2022, c’è stato un versamento – effettuato sempre sul conto in valuta dell’Ambasciata russa – per 400mila dollari, derivanti da giacenze per attività regolari e giornaliere. Solo dopo quattro giorni, da quel conto, vengono trasferiti 403mila euro. Dopo neanche un mese, sull’altro conto che fa capo sempre alla Rappresentanza diplomatica di Mosca in Italia, vengono effettuati prelievi in contanti per 410mila euro.
L’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di Bankitalia, con riferimento a questi movimenti, afferma che “alla luce delle misure restrittive disposte dell’UE nei confronti di enti russi o comunque riconducibili alla Federazione russa, a seguito della crisi in Ucraina, appare sospetta la movimentazione in contanti per importi elevati”.
Come se non bastasse, Il 12 dicembre 2022 una società di security consegna una provvista “composta da seimila banconote di 100 euro” presso l’Ambasciata russa. Quindi ulteriori 600mila euro in contanti. Per l’Unità di controllo anche questa movimentazione “appare anomala per il valore totale richiesto, se analizzata nel contesto della guerra in corso tra Russia e Ucraina“.
Nel solo quarto trimestre del 2022, quindi, i movimenti contanti dell’Ambasciata russa segnalati dall’Unità di Informazione Finanziaria, totalizzano un ammontare pari ad un milione di euro. A cosa siano serviti questi contanti e chi siano stati i destinatari di queste ingenti somme non è possibile saperlo.
La UIF riceve e acquisisce informazioni riguardanti ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, ne effettua l’analisi finanziaria e, su tali basi, ne valuta la rilevanza ai fini della trasmissione agli organi investigativi (Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza-NSPV e Direzione investigativa antimafia-DIA) e della collaborazione con l’Autorità Giudiziaria. L’Unità assicura altresì la trasmissione alla Direzione Nazionale antimafia e antiterrorismo dei dati ed effettua le analisi richieste.