venerdì, 22 Novembre, 2024
Esteri

Attacchi aerei israeliani a Gaza in risposta a razzi palestinesi

Caccia israeliani hanno sferrato un attacco aereo a Gaza. giovedì, in risposta al lancio di sei razzi palestinesi sul territorio. L’attacco delle forze di difesa israeliane ha colpito un sito di produzione d’armi e un complesso militare appartenente al gruppo militante Hamas, che governa Gaza.

Cinque dei sei razzi erano stati intercettati, mentre il sesto era caduto in un’area aperta. La violenza in Cisgiordania spesso innesca una risposta da parte di Israele, anche quando gli attacchi missilistici non sono immediatamente rivendicati dai gruppi militanti palestinesi.

Secondo fonti palestinesi, i razzi palestinesi erano stati lanciati dopo una operazione di arresto diurna da parte delle truppe israeliane che aveva scatenato uno scontro a fuoco nella città di Nablus, in Cisgiordania, nel quale erano cadute almeno undici persone e decine erano rimaste ferite.

L’esercito israeliano ha affermato di aver neutralizzato tre sospetti ricercati, coinvolti negli attacchi a fuoco mentre stavano pianificando raid futuri. Due dei tre sono stati uccisi in una sparatoria.

Il raid, unito all’elevato numero di vittime, ha sollevato proteste nell’opinione pubblica internazionale per la prospettiva di un ulteriore spargimento di sangue. Il clima di violenza si è acceso con l’insediamento del nuovo governo di estrema destra di Benjamin Netanyahu, che ha promesso di adottare una linea dura contro i palestinesi, impegnandosi a intensificare la costruzione di insediamenti sulle terre che i palestinesi cercano per il loro futuro stato.

Le forze israeliane conducono abitualmente raid nella Cisgiordania occupata anche se l’Autorità palestinese ha il pieno controllo sulle questioni amministrative e di sicurezza nell’area.
Almeno 55 palestinesi sono stati uccisi quest’anno in Cisgiordania e Gerusalemme est, secondo AP, mentre gli attacchi palestinesi contro israeliani nel 2023 hanno ucciso 11 persone. Un raid simile il mese scorso nella città di Jenin, in Cisgiordania, è stato seguito da un mortale attacco palestinese fuori da una sinagoga di Gerusalemme.

Quasi 150 palestinesi sono stati uccisi l’anno scorso in Cisgiordania e Gerusalemme est, rendendolo l’anno più mortale in quelle aree dal 2004, secondo i dati del gruppo israeliano per i diritti B’Tselem. 29 persone sono state uccise dai palestinesi in Israele, a Gerusalemme est e in Cisgiordania, secondo il ministero degli Affari esteri israeliano. Ventitré civili ⁠— incluso un bambino ⁠— e sei membri delle forze di sicurezza israeliane sono morti.

Israele afferma che la maggior parte delle persone uccise erano militanti. I raid militari hanno lo scopo di smantellare le reti militanti e contrastare futuri attacchi. I palestinesi, al contrario, li vedono come un ulteriore radicamento dell’occupazione israeliana a tempo indeterminato durata 55 anni.
Israele ha conquistato la Cisgiordania, Gerusalemme est e la Striscia di Gaza nella guerra in Medio Oriente del 1967.

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