Con la firma del protocollo di Intesa con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, e presentato dal Sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon, Unicef Italia ha rilanciato il proprio Osservatorio Nazionale per la Prevenzione dei danni da lavoro minorile attraverso un incontro “Officine Unicef” sul tema Tutelare i diritti dei minorenni che lavorano.
Il Protocollo siglato oggi ha una durata di 3 anni e prevede in particolare:
- la promozione di attività per diffondere le informazioni sulla tutela e sulla sicurezza del lavoro rivolte ai minorenni che lavorano;
- la divulgazione e la raccolta di dati sul lavoro minorile regolare e irregolare;
- la promozione di progetti di formazione e informazione di percorsi di istruzione in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione ai diritti delle persone di minore età;
- la possibilità di favorire percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo a favore di minori stranieri richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e speciale, apolidi minori stranieri non accompagnati, vittime di tratta e grave sfruttamento;
- il supporto alla realizzazione di materiali di aggiornamento degli operatori addetti alla vigilanza e all’ispezione.
Secondo dati dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS), nel 2021 i minorenni coinvolti nel mondo del lavoro in Italia erano 51.612, un dato in crescita rispetto al 2020, quando i minorenni regolarmente impegnati in attività lavorative erano 35.505 e 47.552 nel 2019. Nel 2019, l’Ispettorato del Lavoro ha accertato 243 casi di occupazione irregolare ed illecita di minorenni di età inferiore ai 16 anni, e solamente 127 nel 2020, una diminuzione causata dalla pandemia COVID-19.
“Appare necessario garantire un’attenzione precipua ai minorenni che lavorano favorendo la diffusione di una cultura della prevenzione. Su questo, la collaborazione con il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali risulta fondamentale e il Protocollo che abbiamo firmato ha lo scopo di unire le forze per questo importante obiettivo. A supporto di ciò, nel giugno del 2022 l’UNICEF Italia ha costituito l’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile, che ha la finalità di ampliare la cultura della prevenzione e garantire un’attenzione costante agli adolescenti che lavorano, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento permanente per le Istituzioni e le Organizzazioni impegnate nel settore, nonché uno strumento importante per contrastare lo sfruttamento degli adolescenti e tutelare la legalità, a partire proprio dalla realizzazione di studi, analisi e proposte da rivolgere alle Istituzioni competenti”, ha dichiarato Carmela Pace Presidente dell’UNICEF Italia.
“La salvaguardia della salute e sicurezza sul lavoro dei minorenni, ha precisato Domenico Della Porta, Coordinatore dell’Osservatorio UNICEF, si ottiene evitando questi cinque errori: sottovalutare il rischio, non formare ed informare i minorenni che lavorano, non nominare l’addetto alle emergenze, realizzare un documento di valutazione del rischio standard, per adulti e minorenni, semmai preso “in prestito” da aziende simili, non valutare il rischio psico sociale.
Stando alle ultime statistiche europee delle malattie professionali (EODS), le cinque malattie professionali che sono in agguato tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 30 anni sono: reazioni allergiche, irritazioni cutanee, disturbi polmonari, malattie infettive e disturbi muscoloscheletrici.
Tra i possibili motivi di una maggiore incidenza tra i giovani degli infortuni occupazionali e dei problemi di salute individuati in precedenza, sempre secondo l’Agenzia Europea della Salute e Sicurezza sul Lavoro ci sono la mancanza di esperienza, l’immaturità dal punto di vista fisico e psicologico e la mancanza di consapevolezza delle questioni concernenti la salute e la sicurezza, a cui si aggiunge la negligenza dei datori di lavoro, che non suppliscono a questi fattori fornendo un’appropriata formazione, supervisione e le necessarie salvaguardie per rendere le condizioni di lavoro più appropriate ai giovani.
Sapere in quali ambiti sono impiegati i giovani, come sta facendo l’Osservatorio Unicef, consente di puntare maggiormente su questi settori per contribuire alla loro formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) e alla prevenzione. In aggiunta, il fatto di sapere quali sono i principali rischi per la salute spinge a sensibilizzare maggiormente su questi stessi rischi sia i datori di lavoro sia i giovani lavoratori.”
Come primo importante contributo dell’Osservatorio UNICEF per cercare di comprendere più da vicino l’impatto del lavoro minorile sulla salute mentale e sul benessere psicosociale degli adolescenti impegnati in attività lavorative, durante l’incontro è stato presentato dal Responsabile scientifico del Laboratorio di Sanità pubblica per l’analisi dei bisogni di salute delle comunità, Università degli Studi di Salerno, Francesco De Caro, il Report “Lavoro minorile. Valutazioni psicosociali”.
Dati concernenti il benessere psicosociale e la salute mentale degli adolescenti lavoratori risultano assenti dalle statistiche ufficiali; pertanto, in questo primo Report è stata data priorità all’analisi dei rischi sul loro benessere psico-sociale. Ciò rappresenterà l’inizio di un percorso che verrà successivamente approfondito e arricchito grazie alle collaborazioni e agli input che riceveremo dopo la sua pubblicazione.
L’evento si è concluso con una tavola rotonda composta da Istituzioni e Associazioni, in cui si è discusso sul tema della salute del lavoro dei minorenni in Italia. Alla tavola rotonda hanno partecipato: Alberto Zanobini, Presidente Associazione Ospedali Pediatrici Italiani, Rosario De Luca, Presidente Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e Andrea Tardiola, Direttore Generale INAIL. I lavori sono stati moderati da Andrea Iacomini, Portavoce UNICEF Italia.