Il turismo in Italia durante la settimana di Carnevale ha prodotto un giro d’affari complessivo vicino ai tre miliardi di euro. A stimarlo una indagine di Cna Turismo e Commercio condotta tra gli associati di tutta Italia. Questo periodo caratterizzato da antiche tradizioni popolari in tutto il Paese anche quest’anno è riuscito ad attrarre una massiccia presenza dei vacanzieri stranieri in un mese tradizionalmente magro per il turismo.
Sono circa 500mila i cittadini venuti in Italia da oltre confine per godersi queste manifestazioni di autentico sapore popolare, rappresentando il motore economico del periodo. Da soli hanno garantito la metà dei pernottamenti prenotati, un milione sui due milioni in totale.
È Venezia con il suo storico Carnevale a svolgere la parte del leone per presenze e giro d’affari, confermandosi una delle capitali mondiali degli eventi carnascialeschi, forte di radici che affondano nei secoli e hanno avuto come cantori penne del calibro di Carlo Goldoni.
A seguire una damigella di lusso quale Viareggio, dai carri allegorici che rappresentano una intelligente delizia per grandi e piccini.
Al terzo posto Ivrea. Il capoluogo eporediese attira in particolare per l’evento culminante, la Battaglia delle arance, un antico episodio che ha segnato la sua storia. Ma iniziative affascinanti e allegre si terranno in ogni parte d’Italia per celebrare l’apice delle feste, il Martedì Grasso, da Fano ad Acireale, da Cento a Putignano, trainate anche da mezzi d’informazione dimostratisi molto attivi nella loro promozione.