mercoledì, 15 Gennaio, 2025
Lavoro

Violenze, aggressioni e minacce al personale sanitario 

Durante l’evento per la celebrazione della 3° “Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato”, tenutosi Oggi 20 febbraio presso l’Aula Magna della Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, sul tema il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, è intervenuto così: “Considero indifferibile mettere in atto tutte le iniziative necessarie a tutelare l’incolumità del personale sanitario e sociosanitario, alla luce degli episodi di aggressione fisica e verbale che si ripetono con sconcertante frequenza, in particolare contro le donne”.

Da subito mi sono attivato per efficientare le attività di monitoraggio e prevenzione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie e a breve partirà anche il tavolo dedicato ai pronto soccorso, dove si verificano con più frequenza i casi di aggressione”. Inoltre, ha spiegato: “L’Osservatorio sta concludendo i lavori di redazione della Relazione annuale che sarà inviata al Parlamento entro il 31 marzo e ha sottoposto alla mia attenzione le principali problematiche su cui sono impegnati i gruppi di lavoro: dalla raccolta dei dati per un monitoraggio puntuale del fenomeno delle aggressioni, anche attraverso una più stretta collaborazione con le regioni, alle campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per una maggiore consapevolezza del rapporto di fiducia con i medici ed i professionisti sanitari, sino alla formazione per il personale sanitario e sociosanitario”.

Anche la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli, si è pronunciata sull’argomento affermando “Noi crediamo che ogni cittadino abbia compreso quanto sia davvero essenziale avere donne e uomini che, ogni giorno, si fanno carico di difendere il loro diritto alla salute, prima ancora della loro, diventando talvolta bersaglio di inaccettabili aggressioni. Dobbiamo lavorare uniti per difendere questo prezioso patrimonio di energie, con un ricordo particolare a chi ha pagato il prezzo più alto. Tocca a noi offrire, mettere al servizio del Paese, le conoscenze e i valori deontologici, i saperi interdisciplinari e interprofessionali acquisiti”.

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