L’ex presidente USA, Jimmy Carter, ha deciso di ricevere cure ospedaliere a casa, dopo una serie di brevi degenze in ospedale. La famiglia chiede privacy durante questo periodo ed è grata per la preoccupazione mostrata dai cittadini americani.
Il Carter Center non ha fornito dettagli sui suoi recenti ricoveri. Il nipote Jason ha dichiarato, in un tweet, di aver visto entrambi i nonni, come sempre felici ed in pace con se stessi. Il presidente Joe Biden, informato della decisione di Carter, è in contatto con la famiglia dell’ex inquilino della Casa Bianca.
Jimmy Carter, 98 anni, è il più anziano ex presidente americano vivente. Gli venne diagnosticato un cancro nell’agosto del 2015 – un melanoma diffuso al fegato e al cervello – sconfitto velocemente. In seguito venne ricoverato in ospedale per una frattura al bacino a causa di una caduta.
Democratico, nativo della Georgia, venne eletto 39esimo presidente nel 1976, sconfiggendo il presidente repubblicano Gerald Ford all’indomani dello scandalo Watergate. Dopo un mandato, perse la rielezione, sconfitto, nel 1980, da Ronald Reagan.
Gli storici hanno rivalutato positivamente la sua presidenza, per l’instancabile lavoro nel promuovere risoluzioni pacifiche ai conflitti e per accrescere la democrazia, i diritti umani e la giustizia sociale, principalmente attraverso il Carter Center, che lui e l’ex first lady hanno fondato alla Emory University di Atlanta nel 1982.
È stato insignito del Premio Nobel per la pace nel 2002 “per i suoi decenni di instancabile impegno per trovare soluzioni pacifiche ai conflitti internazionali” e il suo “eccezionale impegno per i diritti umani”.