A Bruce Willis è stata diagnosticata la demenza frontotemporale; già dallo scorso marzo l’attore si era ritirato a vita privata, in quanto affetto da “afasia” che non gli permetteva più di leggere o memorizzare i copioni indispensabili per interpretare le sue parti. Da un comunicato del 16 febbraio che la famiglia ha pubblicato anche sul sito dell’associazione statunitense che si occupa di demenza frontotemporale si apprende che è affetto da questa patologia. Così i parenti annunciano la malattia nella lunga lettera “Le condizioni di Bruce sono progredite e ora abbiamo una diagnosi più specifica: demenza frontotemporale (nota come FTD). Sfortunatamente, le sfide con la comunicazione sono solo un sintomo della malattia che Bruce deve affrontare. Anche se questo è doloroso, è un sollievo avere finalmente una diagnosi chiara.
L’FTD è una malattia crudele di cui molti di noi non hanno mai sentito parlare e che può colpire chiunque. Per le persone sotto i 60 anni, la FTD è la forma più comune di demenza e poiché ottenere la diagnosi può richiedere anni, la FTD è probabilmente molto più diffusa di quanto sappiamo. Oggi non ci sono cure per la malattia, una realtà che speriamo possa cambiare negli anni a venire. Con l’avanzare delle condizioni di Bruce, speriamo che l’attenzione dei media possa essere focalizzata sul far luce su questa malattia che necessita di molta più consapevolezza e ricerca”.