Il nuovo Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal stima almeno 386mila nuove assunzioni previste dalle imprese per il mese di febbraio 2023 e 1,2 milioni quelle per il trimestre febbraio-aprile. L’analisi sottolinea che rispetto a febbraio 2022 saranno stipulati sessantottomila contratti in più rispetto, segno che il lavoro in Italia continua la sua crescita avvicinandosi nuovamente ai livelli pre-Covid. Sono 132mila le assunzioni programmate nel mese di febbraio dall’industria.
A creare maggiori opportunità di lavoro, accanto alle costruzioni con 48mila lavoratori ricercati, sono per il manifatturiero alcune delle filiere distintive del Made in Italy, con in testa la meccatronica (22mila assunzioni), la metallurgia (18mila), il settore alimentare (10mila) e le industrie tessili. D’altra parte, i servizi programmano 254mila ingressi e la filiera del turismo si conferma il settore di riferimento della domanda di lavoro con 56mila ingressi. Consistente anche l’apporto del commercio con 52mila assunzioni e dei servizi alle persone (42mila).
Sono difficili da reperire 178mila profili professionali (pari al 46,2% del totale assunzioni programmate a febbraio) soprattutto nel settore manifatturiero. A risentire maggiormente la carenza di queste figure sono le imprese della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (58,5% dei profili ricercati è di difficile reperimento), le industrie del legno e del mobile (56,1%), le imprese delle costruzioni (54,9%), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (52,1%) e le imprese della meccatronica (51,5%).
Per quanto riguarda, invece, le figure professionali difficili da reperire il Borsino Excelsior delle professioni riporta soprattutto specialisti nelle scienze della vita (80,7% è di difficile reperimento), operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (70,8%), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (68,5%), tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (66,7%) e operatori della cura estetica (66,2%). Sono circa 69mila le assunzioni di personale immigrato (circa il 18% delle entrate) soprattutto nei servizi operativi di supporto alle imprese, alle persone. I contratti a tempo determinato sono proposti a 194mila unità, pari al 50,3% del totale, in diminuzione rispetto a febbraio 2022 (52,7%).
Seguono i contratti a tempo indeterminato (79mila unità 20,4%), quelli in somministrazione (44mila, 11,4%), gli altri contratti non alle dipendenze (31mila, 8,2%), l’apprendistato (21mila, 5,5%), le altre forme contrattuali alle dipendenze (10mila, 2,6%) e i contratti di collaborazione (6mila, 1,7%). A livello territoriale, 120mila entrate sono previste dalle imprese del Nord ovest, a cui seguono le imprese del Sud e isole (97mila), le imprese del Nord est (92mila, area che manifesta la maggiore difficoltà di reperimento pari al 52%) e le imprese del Centro (76mila).