Alessandro Siani è pronto all’invasione delle sale cinematografiche italiane: “Sono felice per il ritorno in sala ma non ho ansia di prestazione – dice con al fianco Max Tortora e Matilde Gioli – il 14 febbraio è una data simbolica per l’amore e anche per l’amicizia”.
La commedia tratta di solitudine e lavoro; una storia che ruota attorno a Lorenzo (Alessandro Siani), uomo premuroso e gentile e proprietario di ‘Tramite amicizia’, un’agenzia specializzata nell’offrire amici a noleggio. Un’attività strana ma fruttuosa, che viene messa in crisi quando i familiari di Lorenzo, tutti dipendenti di una fabbrica di dolci, lo ingaggiano per diventare amico del proprietario. Quest’ultimo, Alberto (Max Tortora) una persona sola e depressa, vede la soluzione dei suoi problemi nella vendita della sua attività, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro. Lorenzo dovrà fingersi amico di Alberto per cercare di salvare la fabbrica, scoprendo così pian piano in Alberto un amico vero.
“Poi tutto quello che succederà sarà un miracolo”, scherza Siani, sul periodo non facile per il grande schermo,“anche a Natale ormai nei cinema non si arriva più alle cifre pre-Covid”, ma per me la sala resta un luogo sacro. Speriamo solo che il film piaccia, che chi torna a casa si sia divertito e che possa anche trovare qualche spunto di riflessione. Si parla di un calo del 50 per cento nelle sale, è sconfortante, ma vuol dire che noi inseguiremo l’altro 50”.
Il regista e attore, ha raccontato di essere rimasto molto colpito in passato da un articolo riguardo un’agenzia a Tokyo che gestiva amici in affitto, così ha maturato l’idea della sceneggiatura di ‘Tramite amicizia’.
Non manca mai un pensiero di Siani per gli operai campani della Whirlpool che difendono il loro posto di lavoro, una realtà che l’attore segue da tempo: “Nel film ci sono degli operai che proprio come loro non si danno per vinti. Attraverso la coesione trovano una soluzione, si mettono insieme e si rimboccano le maniche, continuano a crederci senza abbattersi mai”.
E aggiunge sul suo film, “non è solo un grido di dolore: nel nostro Paese se cerchi un lavoro, oppure un posto per ricoverarti in ospedale, lo puoi trovare solo tramite amicizia. Ma è soprattutto una riflessione su un sentimento che insieme all’amore e alla felicità resta la più grande condizione di affetto di cui non possiamo fare a meno mai”.
Complessivamente, la critica non ha considerato “Tramite amicizia” come il miglior film di Alessandro Siani e ha osservato la mancanza del giusto ritmo scherzoso, come se le risate fossero frenate. Probabilmente gli argomenti tirati in ballo, dalla solitudine alla mancanza di lavoro, hanno moderato lo spirito comico. “Tramite amicizia” punta a raccontare una vicenda dolce-amara, che con prepotenza fa venire a galla le imperfezioni del meccanismo comico. Siani dunque lascia a casa una sequenza di gag stanche e di battute basate su giochi di parole e fraintendimenti, una comicità che può funzionare se inserita in un contesto fuori dal mondo attuale ma che può risultare spiacevole quando si vanno a toccare argomenti più spinosi.