mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Politica

Rosato: “Opposizione senza pregiudizi. Terzo Polo con +Europa verso il 10%”

Intervista all'esponente di Italia Viva-Azione

Il Terzo Polo nel confronti del governo Meloni ha scelto una linea di opposizione intelligente e disposta anche al dialogo. Vi siete pentiti?
No assolutamente, non siamo pentiti, anzi. Siamo stati mandati in Parlamento per governare il Paese. I voti non sono stati sufficienti. Un po’ lo sapevamo perché non si corre da soli. Però il mandato che abbiamo avuto degli elettori era per fare le cose non per protestare. Noi sosteniamo le iniziative di governo che vanno sostenute, rimarchiamo quelle che secondo noi vanno corrette e ci opponiamo quando vediamo delle cose che non stanno in piedi e lo facciamo anche con la forza e la convinzione che la nostra non è opposizione acritica, un’opposizione a prescindere ma un’opposizione di merito.

Giorgia Meloni nei confronti dell’Europa è passata da un atteggiamento molto critico ad uno molto costruttivo e dialogante. Voi le darete una mano?
L’Europa è casa nostra. Lavoriamo perché l’Europa funzioni meglio possibile. Dalle magliette no-euro al sostenere le iniziative di debito comune da parte dell’Unione Europea è passata tanta acqua sotto i ponti. Valutiamo tutto questo con soddisfazione. Bisogna superare la demagogia che per esempio ci ha fatto perdere la possibilità di accedere al MES privandoci di fondi indispensabili per la sanità. Al di là di queste posizioni ideologiche, il dialogo di questo Governo con le istituzioni europee è cominciato bene.

Il Terzo polo, novità assoluta nelle elezioni di Settembre, è andato bene, nei sondaggi supera Forza Italia e tallona la Lega. Qual è la prospettiva futura?
Nel 94’ quando partì il bipolarismo c’era il confronto tra Berlusconi, leader dei popolari europei contrapposto a Romano Prodi, democristiano di sinistra. Ma riguardava la conquista dei voti di centro. Quest’ultima campagna elettorale si è svolta in un clima radicalizzato. Noi vogliamo dare rappresentanza allo spazio di centro. Si tratta di elettori moderati che non cercano nello scontro ideologico la soluzione dei problemi ma che desiderano una politica che trovi soluzioni condivise. Tutto questo richiede un soggetto politico che non c’era. Oggi c’è il terzo polo.
Siamo partiti a Settembre, con l’aggregazione di Italia viva e Azione. Stiamo andando avanti su una strada che ci porterà a fare un unico partito, processo irreversibile. Speriamo che si allarghi. Nelle elezioni di Aprile in Friuli Venezia Giulia il terzo Polo si presenta con più Europa. Per la prima volta i tre partiti si mettono insieme anche nel simbolo. Questo apre la prospettiva di un partito che può attestarsi oltre il 10% e cambiare radicalmente lo scontro tra destra e sinistra

Il MoVimento 5 Stelle e il suo leader Conte sono tornati alle origini populistico-demagogiche. Del 17% che gli attribuiscono i sondaggi ci sono voti che possono ancora essere recuperati da una forza politica nuova che vuole combattere proprio questa deriva o sono persi definitivamente?
 C’è stato un voto legato ad interessi. A Scampia il MoVimento 5 Stelle ha preso più dell’ 80% Se fosse successo a qualsiasi altro partito qualcuno avrebbe aperto un’inchiesta. Invece si è dato per scontato che c’era un interesse da tutelare: il reddito di cittadinanza e tutta l’economia che gravita intorno al reddito di cittadinanza.
Il MoVimento 5 Stelle ha fatto questo al Sud. Ma lo sviluppo del Paese non si basa sulla politica assistenziale e demagogica. Quando queste politiche verranno smascherate e quando si dimostrerà che da queste politiche non si ottiene nessun risultato anzi si indebolisce il sistema Paese, anche quegli elettori che hanno dato fiducia al Movimento 5 Stelle si guarderanno intorno per capire se c’è qualcuno che potrebbe utilizzare il loro voto per affrontare seriamente le difficoltà.
Noi vogliamo offrirci come coloro che sanno guardare alle difficoltà dell’Italia ma anche alle tante opportunità. Il MoVimento 5 Stelle questo non lo fa perché lancia solo un messaggio demagogico come nel passato. Conte riesce a dire una cosa e il contrario della stessa cosa nell’arco di pochi mesi semplicemente per cercare di accarezzare un elettorato che in quel momento vuole sentirsi dire certe cose questo non è far politica. Insomma è propaganda.

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