Si è svolto a Stoccolma il primo Consiglio di competitività sotto la presidenza svedese Ue particolarmente significativo in vista del Consiglio d’Europa del 9-10 febbraio che esaminerà il documento della Commissione dal titolo “a Green Deal Industrial Plan for the Net-Zero Age”. Alla riunione hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il Commissario europeo al mercato interno e ai servizi Thierry Breton, titolare del dossier più importante su cui si stanno misurando le istituzioni europee, ovvero come rispondere alla sfida americana dell’IRA e alla competizione globale sempre più forte della Cina.
“L’incontro con il commissario Breton e quello con la Presidenza svedese ci hanno confortato sulla strada che abbiamo indicato per dare una risposta non solo all’Ira americana, l’Inflation Reduction Act, “ma soprattutto alla sfida globale della Cina e più in generale dell’Asia”, ha detto Urso. “È necessaria la chiarezza degli obiettivi e una decisione comune per evitare la fuga delle imprese europee e garantire autonomia strategica dell’Europa non solo nella produzione energetica nella fase di transizione ecologica, ma anche negli altri settori strategici come il digitale, la farmaceutica, l’alimentazione e l’aereo spazio”, ha aggiunto.
Ho espresso pieno sostegno a quanto delineato dal commissario in merito alla revisione degli aiuti di Stato, che non deve essere un via liberi tutti, soprattutto a quanto ci ha espresso in merito alla flessibilità nell’uso delle risorse comunitarie e ad una architettura finanziaria che non si limiti al pieno utilizzo con criteri di flessibilità dei fondi esistenti ma anche alla creazione di un Fondo sovrano europeo”, ha spiegato il ministro. Già ieri sera il ministro Urso aveva avuto un incontro con il ministro svedese Ebba Busch nel quale hanno condiviso la necessità di una risposta rapida e comune per garantire competitività delle imprese europee nelle sfide del mercato globale, nella consapevolezza che saranno decisioni “storiche” per il futuro di tutto il continente.
Fonte foto: Ministero delle Imprese e del Made in Italy – mise.it