Chi lavora sulle piattaforme digitali avrà nuovi riconoscimenti di ruolo e di contrattazione. A sottolineare la decisione è Tiziana Bocchi segretaria confederale della Uil che in una nota riferisce della decisione presa dal Parlamento Europeo
La decisione dell’Unione
“Bruxelles in seduta plenaria il parlamento ha dato il via libera con una larga maggioranza la posizione negoziale sulle nuove misure per migliorare le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori delle piattaforme digitali”, spiega Tiziana Bocchi, “Il voto rappresenta un risultato importante per rendere vincolante la direttiva UE sulle lavoratrici e i lavoratori delle piattaforme digitali”.
Nuove regole per i lavoratori
La decisione del parlamento Ue pone fine ad una serie di incertezze è da il via a nuove rivendicazioni sindacali.
“Si determina, così, in modo chiaro e netto”, sostiene la segreteria confederale della Uil, “lo status occupazionale di lavoratrice/lavoratore su piattaforma e si disciplina, altresì, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in modo da garantire a tutti più diritti, più dignità e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Stop alle imposizioni.
Per il sindacato si tratta di una conquista che riguarda una parte sempre più consistente di lavoratori. “La battaglia contro il falso lavoro autonomo, imposto dalle società di piattaforme digitali”, sottolinea ancora Tiziana Bocchi, “compie un passo in avanti fondamentale al fine di offrire alle lavoratrici e ai lavoratori
condizioni economiche e normative eque e rispettose del lavoro e della vita delle persone”.
Recepire le nuove norme
Per la Uil ora tocca alle istituzioni dare concretezza alla decisione Ue. “Ci auguriamo”, conclude la segreteria confederale della Uil, “che dopo l’approvazione finale da parte del Consiglio Europeo la direttiva venga recepita, in tempi rapidi, nel nostro ordinamento per diventare finalmente strumento guida per l’applicazione dei Contratto nazionale di riferimento”.