Soddisfazione per una nuova sinergia tra i sindacati e l’Associazione dei comuni d’Italia sui progetti del Piano nazionale di ripresa. A sottolineare l’impegno per l’accelerazione e la verifica dei progetti da “mettere a terra” nei territori, è il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra.
Pnrr, patto sindacati Anci
L’iniziativa ha come titolo “Protocollo per la partecipazione e il confronto nell’ambito del Pnrr”. ”Grande soddisfazione per la sottoscrizione del protocollo tra Cisl Cgil e Uil e Anci, relativo alla partecipazione nei processi decisionali territoriali del Pnrr”, afferma il segretario Cisl, Luigi Sbarra, “la corresponsabilità sociale alla governance del Piano è la via giusta per accelerare la messa a terra di progetti condivisi anche a livello degli enti locali, nel solco dell’esperienza positiva del Protocollo nazionale sottoscritto a dicembre 2021”.
Guardia alta sulla legalità
L’impegno maggiore sarà gestire una parte considerevole dei fondi tenendo, come sottolinea la Cisl, “la guardia alta” sulla legalità. “La definizione di un perimetro di concertazione di prossimità”, evidenza il
segretario nazionale della Cisl, “è fondamentale anche considerando che il 40% delle risorse del Piano sono destinate al livello territoriale per la realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali, e devono
essere implementate rapidamente tenendo la guardia alta su legalità, trasparenza, rispetto dei cronoprogrammi e condizionalità sociali”.
Professionalità e assunzioni C’è un aspetto che la Cisl ritiene rilevante, quello delle professionalità da impiegare e assumere per “integrare gli organici” in quei contesti professionali che hanno il
compito di realizzare i progetti del Pnrr. “L’avvio, tramite la sottoscrizione del protocollo, di un confronto strutturato e di un’azione sinergica con Anci, tramite l’attivazione di tavoli specifici, consentirà di affrontare”, fa presente infine Luigi Sbarra, “anche le problematiche inerenti il personale impegnato nell’attuazione del Pnrr, a partire dalla necessità di una integrazione degli organici, da realizzare tramite contratti a tempo indeterminato che assicurino le professionalità acquisite anche dopo la scadenza del Piano prevista per
il 31 dicembre 2026”.