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imago.PRESIDIO DEGLI ANARCHICI PER COSPITO DAVANTI AL MINISTERO DELLA SALUTE

Il caso Cospito e la fermezza dello Stato

lunedì, 6 Febbraio 2023
1 minuto di lettura

I casi singoli hanno l’innegabile vantaggio di porre problemi e di produrre esercitazioni sulle soluzioni. Questo per il diritto e per la legge è fondamentale, proprio perché persino il legislatore ed i poteri
dello Stato non sono infallibili, data la loro evidente umanità. Allora, con pacatezza e senza bisogno di occupazioni universitarie, imbrattamenti, attentati e minacce, si rifletta sull’ignoranza che a
volte adoperiamo come criterio giustificativo di nostre azioni o espressioni. E’ il caso, questa volta, degli anarchici e di tutti coloro che li sostengono.

Il loro leader è in prigione per reati che ha commesso  e per i quali è stato giustamente condannato. Il tribunale di sorveglianza di Roma e la Procura Generale di Torino hanno dato parere negativo alla attenuazione del regime carcerario più severo, proprio perché il detenuto Cospito viene ritenuto pericoloso, anche se ammalato (e giustamente curato). È chiaro che sono decisioni difficili. Così come l’attività più difficile al mondo è quella delle forze di polizia e della Magistratura, che dovremmo rispettare e proteggere. Le minacce e le polemiche sono strumentali, è evidente. Ma sia i terroristi che i mafiosi fanno molto presto ad allearsi. Spesso noi non riusciamo, sia nella società che nella politica, ad allearci con la stessa convinzione e la stessa velocità. La risposta del governo in carica non poteva che essere quella della fermezza, E così deve rimanere. Perché se i cittadini non si sentono protetti dallo Stato, chi dovrà mai farlo?

Ranieri Razzante*

Dottore commercialista e Revisore dei conti, Avvocato in Roma.
Consigliere per la Cybersecurity del Sottosegretario alla Difesa.
Docente di “Intermediazione finanziaria e Legislazione antiriciclaggio” nell’Università di Bologna (sede di Forlì), e di “Diritto dell’Economia” presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale.
Docente titolare altresì di “Legislazione antiriciclaggio e antiterrorismo” presso gli Istituti di Istruzione delle Forze dell’ Ordine.
È stato Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia.
Fondatore e Presidente dell’Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio (AIRA). Dirige il “Centro di Ricerca sulla Sicurezza ed il Terrorismo” (CRST) in Roma.
Opinionista TgCom 24 e Rai su tematiche legate alla Sicurezza e alla Geopolitica.
Direttore delle riviste “Diritto penale della globalizzazione” e “Antiriciclaggio & Compliance”.

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