Da Berlino Meloni risponde anche ad una domanda sulle polemiche italiane sul caso ddel terrorista Alfredo Cospito e delle minacce che sono state ricevute da politici e funzionari da parte degli anarchici. Lancia un appello alle forze politiche: “Dobbiamo essere uniti. Ci deve essere una responsabilità da parte di tutti”. “Lo Stato italiano è oggetto di attacchi da parte degli anarchici in Italia e fuori dai confini nazionali, attacchi che mirano a indebolire l’istituto del carcere duro, obiettivo al quale punta anche la mafia”, evidenzia Giorgia Meloni.
Aiuti alle imprese, gestione dei migranti, l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, il sostegno a Kiev. Sulle quattro priorità in agenda, il premier Giorgia Meloni nel suo tour tra Svezia e Germania raccoglie adesioni e attestati di affetto. “Cara Giorgia”, sottolinea il cancelliere Olaf Scholzalla bilaterale in cancelleria a Berlino con il premier italiano, “la tua visita qui dimostra che Italia e Germania sono partner stretti nell’Europa e nell’Alleanza atlantica”. Un giro d’orizzonte complessivamente positivo per la Meloni che mette a punto un nuovo ruolo e una nuova strategia che l’Italia reciterà in vista del prossimo Consiglio europeo straordinario previsto per il 9 e 10 febbraio a Bruxelles.
La Svezia, prima tappa
Atterrata ieri mattina a Stoccolma per incontrare il primo ministro Ulf Kristersson, Giorgia Meloni spiega la scelta della Svezia, – presidente di turno dell’Unione -, come prima tappa nell’ambito di un auspicato e “più intenso dialogo bilaterale”. Meloni ha confermato al primo ministro Kristersson, il “forte sostegno” alla adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza atlantica e il pieno supporto a Kiev in tutte le dimensioni, unita alla Svezia nell’unanime condanna dell’aggressione russa”.
Migranti, la tutela dei confini
“L’Italia”, sottolinea Giorgia Meloni al termine dell’incontro con il premier svedese, Ulf Kristersson, a Stoccolma, “in vista del Consiglio europeo straordinario della prossima settimana, intende richiamare l’attenzione sulla rotta migratoria mediterranea e la difesa dei confini esterni”. “I documenti di partenza sono degli importanti passi avanti”, spiega Giorgia Meloni, “Stiamo avendo dei colloqui a 360 gradi per arrivare a delle sintesi che possano tenere in conto gli interessi italiani”, sottolinea il premier. “È legittimo che l’Italia mentre gli altri Paesi membri dell’Ue chiedono la difesa dei confini dai movimenti secondari”, ribadisce il premier, “ponga il tema che prima di quelli secondari ci sono i movimenti primari”. “La realtà che si vive in Svezia in rapporto all’immigrazione è diversa dalla nostra: il tema del Mediterraneo è più difficile da approfondire a livello strutturale”, osserva ancora il presidente del Consiglio, “Ma credo che ci si debba rendere conto che, anche nel contesto del conflitto ucraino, legata al tema migratorio c’è anche una questione di sicurezza se non si riesce a governare le situazioni”. “Non vi sarà sfuggito il nostro protagonismo nel Nord Africa”, spiega il premier ai giornalisti, “il tema fondamentale è la cooperazione, offrire delle alternative a chi scappa e questo è un lavoro che sta facendo”.
Il sostegno Berlino
Un importante sostegno sulla posizione dell’Italia sui migranti arriva proprio dal cancelliere tedesco Scholz .
“Sulla migrazionesono convinto che sia una sfida che possiamo superare in Europa solo assieme. È importante che ci adoperiamo per un sistema comune di asilo sulla base dei nostri valori della democrazia e dei diritti dell’uomo, con un giusto equilibrio fra responsabilità e solidarietà”, commenta Olaf Scholz a Berlino durante il colloquio la premier Giorgia Meloni. “Chi non ha diritto deve poter tornare al proprio paese di origine. Deve anche esser chiaro”, ha ribadito il cancelliere tedesco, “che ci devono essere vie legali per entrare nell’Ue perché abbiamo bisogno di forza lavoro in Europa. Vedo una intesa in politica estera e della sicurezza”.
Aiuti alle imprese, le intese
Altro importante capitolo per l’Italia è l’imminente Consiglio europeo. Sarà il banco di prova per vedere quanta convergenza ci sarà su i dossier economici. In particolare il rafforzamento della competitività dell’industria europea – tema affrontato a Berlino con il primo ministro Olaf Scholz – per I’talia sottolinea Giorgia Meloni è importante che la discussione in Consiglio Europeo sia “pragmatica” e capace di dare “segnali concreti” alle imprese europee, anche in risposta all’Inflation Reduction Act americano. L’Europa infatti dovrà rispondere alle decisione del Governo Biden che ha messo a disposizione quasi 400 miliardi di dollari per accelerare la transizione green garantendo una serie di finanziamenti e aiuti pubblici a favore delle imprese ma anche delle famiglie americane per incentivarle a produrre e a comprare made in Usa. Il faccia a faccia Meloni-Scholz è stato positivo con una convergenza sulle intese economiche e commerciali.
Roma-Berlino la cooperazione “Siamo due nazioni legate da un rapporto bilaterale esteso a quasi tutti i settori”, rimarca la premier Giorgia Meloni a fianco del Cancelliere tedesco Olaf Scholz durante la conferenza stampa congiunta,
“un partenariato con una forte interconnessione economica, due economie complementari. La nostra cooperazione è fondamentale per soluzioni europee su temi complessi in questi tempi, penso al prossimo Consiglio europeo su Ucraina e la competitività del sistema economico europeo”.
Flessibilità sui fondi
La partita più impegnativa per il presidente del Consiglio è su competitività e flessibilità delle risorse Ue. “Per noi una soluzione è una piena flessibilità dei fondi già stanziati, una flessibilità che consenta di usare le risorse per affontare le grandi sfide. L’Italia è fortemente impegnata sul tema della sicurezza energetica”, evidenzia Giorgia Meloni, “abbiamo lavorato alla dversificazione, dopo l’invasione dell’Ucraina, abbiamo fatto un ottimo lavoro, che intendiamo portare avanti. Siamo consapevoli della vitalità del rapporto transatlantico, tra di noi c’è una forte interconnessione sul fronte imprenditoriale. Oggi è l’inizio di un lavoro che sarà molto lungo”.
Pnrr e il Fondo sovrano Ue
Sul Piano nazionale di ripresa il premier rilancia la proposta dell’Italia. “Il Pnrr può essere meglio indirizzato, su alcune parti, per le priorità che abbiamo adesso”. “Noi assumiamo anche l’ipotesi di un fondo sovrano”, annuncia il premier, “alimentato dal debito comune, sappiamo che ci sono posizioni diverse, ma c’è anche il tema della tempistica, qualsiasi iniziativa necessita di tempo e la risposta deve arrivare subito”.
L’Italia snodo energetico
Tra i temi l’energia assume un ruolo strategico nel discorso del premier. “L’Italia sta lavorando per rafforzare la sua capacità di avere un ruolo di hub dell’energia per sè e per l’Europa”, evidenzia il premier, “L’obiettivo è quello di fornire il gas naturale ma anche l’idrogeno verde. Data l’interconnessione energetica è un lavoro che facciamo in un’ottica europea”. “C’è una forte sintonia tra Italia e Germania”, conclude Giorgia Meloni, “che hanno lavorato per sostenere l’autodifesa di Kiev e continueremo a farlo finche quando sarà necessario”.