domenica, 17 Novembre, 2024
Economia

Stoppani (Confcommercio). Codice appalti, bene le semplificazioni. Includere piccole imprese e professionisti

Il nuovo Codice dei contratti pubblici è un passo avanti nelle semplificazioni ma è necessaria una piena partecipazione delle piccole e medie imprese e dei professionisti alle gare. Questa la posizione della
Confcommercio presentata da Lino Enrico Stoppani, vicepresidente vicario di Confcommercio, in audizione davanti alla Commissione ambiente della Camera sullo schema di decreto legislativo che introduce il nuovo Codice dei contratti pubblici.

Imprese e professionisti

I correttivi chiesti dalla Confcommercio al Governo. “Il nuovo Codice codifica fondamentali principi per la partecipazione delle imprese alle gare e conferma le semplificazioni in materia di pianificazione e realizzazione delle infrastrutture”, sottolinea Stoppani, “Apprezzabili, in particolare, il principio del risultato,
quello sulla conservazione dell’equilibrio contrattuale ed i principi per la suddivisione dell’appalto in lotti, come pure la conferma delle disposizioni per la celere individuazione delle opere strategiche e quelle sulla possibilità di ricorrere all’appalto integrato”. Nel corso dell’audizione Confcommercio ha però evidenziato l’esigenza di alcuni correttivi: “per una piena partecipazione delle piccole e medie imprese e dei professionisti alle gare”.

Le richieste al Governo

La Confcommercio ha tuttavia sollevato alcuni dubbi e presentato richieste per ridurre contenzioni e nel contempo ampliare la platea dei partecipanti ai bandi pubblici. Tra le richieste Lino Enrico Stoppani ha
sollecitato: “la limitazione del potere discrezionale della pubblica amministrazione nel definire i casi eccezionali che derogano al divieto di prestazioni d’opera intellettuali a titolo gratuito”, chiedendo
inoltre per alcune tipologie di appalti, “il vincolo al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, nelle gare per la ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, con quello del prezzo o costo fisso ed escludere dai documenti di gara le opere ed i servizi non direttamente connessi alla produzione e somministrazione dei pasti; il superamento della possibilità, nei servizi sostitutivi di mensa, che le aziende emettitrici possano sottoporre gli esercenti a prestazioni ulteriori a quelle oggetto della gara”, infine tra le
richieste della Confcommercio, “l’inserimento espresso tra le cause di adeguamento per la revisione prezzi anche l’aumento del costo del lavoro derivante dai rinnovi dei Contratto collettivo nazionale di lavoro”.

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