“L’Italia è più solida di quanto si voglia far credere” .
“Lo spread negli ultimi cento giorni è sceso da 236 a 175 punti base”.
“Le risposte strutturali, che non siano degli spot, richiedono lavoro e precisione”.
“Ho visto governi che avevano necessità di comunicare ogni giorno iniziative diverse che non erano soluzioni. Il bilancio di questa maratona, che non sono cento metri, io lo voglio tirare alla fine di questo percorso”
“Il ministro Nordio, è impegnato a lavorare su riforma ampia e seria della giustizia che possa garantire tempi celeri alla giustizia, ma dia anche il massimo della garanzia che quando vieni dichiarato colpevole sconti la pena”.
“Vogliamo che la giustizia sia presente e che lo stato di diritto e che la sicurezza vengano garantiti sui reati che per troppo tempo non sono stati perseguiti, come lo spaccio di droga, le rapine, reati più percepiti dai cittadini”
“Con un po’ di intelligenza, con un lavoro di cooperazione fatto bene, con risorse spese nel modo giusto, l’Italia puo’ diventare la porta dell’approvvigionamento energetico in Europa”
Nel suo intervento sui social il presidente del Consiglio si dice ottimista:” Il contesto nel quale ci troviamo e’ difficile, forse il peggiore dal dopoguerra, per via del post pandemia, della guerra, ma la situazione dell’Italia e’ migliore di quella che qualcuno vuole fare credere. Se guardiamo i dati, scopriamo che questa nazione ha una grande capacita’ di resistere e reagire. Se sappiamo lavorare bene, siamo in una realta’ per la quale possiamo avere un po’ di ottimismo, perche’ l’ottimismo, lo ripeto, e’ fondamentale quando si deve uscire fuori dalle crisi – ha continuato il capo dell’esecutivo -. Il governo ce la sta mettendo tutta, continuera’ a mettercela tutta, con piccole iniziative necessarie e con grandi scenari fondamentali, lavorando su entrambi i livelli con determinazione e dedizione. Io sono ottimista che questa nazione ce la fara’. L’Italia si sta concentrando moltissimo sul Mediterraneo cosiddetto allargato -Dialogare con queste nazioni diventa fondamentale per difendere quello che accade da noi. Con l’Algeria e la Libia abbiamo siglato patti che riguardano l’energia. Nella tragedia della situazione energetica che stiamo affrontando, l’Italia ha la grande possibilita’, ha la posizione, di essere quella che lega l’Europa ed il suo approvvigionamento energetico all’Africa, attraverso il Mediterraneo.
Il metodo Meloni è lontano mille miglia da quello usato da Berlusconi e da Salvini quando avevano il potere di indirizzare i governi: facevano annunci eclatanti cui non seguivano decisioni capaci di reggere più di qualche mese.
Il metodo Meloni,invece, è fatto di prudenza e gradualismo è ha una sola spiegazione: la leader della maggioranza è sicura che questo Governo può durare a lungo , forse anche tutti e 5 gli anni della legislatura. La previsione si basa su poche essenziali certezze.
La prima: la coalizione attuale non ha alternative, se cade si va alle elezioni
La seconda: le elezioni non convengono né a Berlusconi né a Salvini. Perchè?
E siamo alla terza certezza: i rapporti di forza nel centrodestra sono notevolmente sbilanciati a favore di Meloni: il suo partito da solo ha il doppio dei consensi di Berlusconi e Salvini messi insieme.
Quarta certezza: fra un anno alle elezioni europee la sinistra sarà sconfitta e Meloni alleata con il Ppe avrà voce in capitolo per scegliere il nuovo capo della Commissione europea aumentando il suo peso rispetto a Macron e Scholz.
Per questo il Presidente del Consiglio non ha fretta. Rispetto a chi la tira per la giacchetta e vorrebbe decisioni tranchant e fuochi d’artificio lei sceglie un profilo più moderato. Non vuole spaventare nessuno ma rassicurare tutti.
La severità sui conti pubblici rende Meloni più affidabile in Europa e tranquillizza i mercati. I risultati sullo spread finora sono molto positivi.
Sul tema caldo della giustizia ha imposto a Nordio di mordersi la lingua e di non andar allo scontro con i magistrati: non vuole riformare questo settore senza avere l’ombrello del Quirinale che vigila con discrezione e determinazione sul rispetto del principio costituzionale dell’indipendenza dell’ordine giudiziario.
Su altre materie che in passato aveva affrontato con piglio decisionista (accise, balneari, immigrazione) Meloni ci va piano: si riforma un po’ alla volta senza rotture con l’Europa
Su due punti, invece Meloni è partita lancia in resta
In politica estera, nessuna incertezza sulle scelte dell’Occidente e grande dinamismo nel Mediterraneo non solo per avere più gas ma soprattutto per rimettere l’Italia al centro di questo scacchiere geopolitico strategico.
Sui temi della sicurezza, Meloni sa i cittadini da tempo aspettano interventi coraggiosi e urgenti per dare più tranquillità a tutti nella vita quotidiana: va bene catturare Messina Denaro ma non mi basta se quando scendo da un treno o passeggio nel centro delle città mi sento la paura addosso, E infine la certezza della pena. il sistema premiale per i condannati è eccessivamente indulgente. Vedere in giro delinquenti poco tempo dopo la loro condanna discredita lo Stato e aumenta la percezione dell’insicurezza e dell’ingiustizia.