La ricerca di base è tutt’altro che improduttiva. Il 40% delle ricerche fondamentali europee portano a domande di brevetto per tecnologie innovative, come dimostra l’analisi commissionata dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) e condotta in modo indipendente da un gruppo di ricercatori di Università di Bologna e Fondazione Bruno Kessler (Trento).
“I responsabili politici devono comprendere l’importanza della ricerca di frontiera per l’innovazione”, commenta la Presidente dell’Erc Maria Leptin. “Questi ricercatori non si rinchiudono in una torre d’avorio: hanno fondato centinaia di società e richiesto un numero impressionante di brevetti”, aggiunge Leptin. “Con il programma Horizon abbiamo intensificato gli investimenti nella ricerca”, dice Mariya Gabriel, commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù: “Dobbiamo continuare così, per costruire l’eccellenza scientifica europea e fornire risultati concreti alla società e all’economia”, ha aggiunto.
In particolare, lo studio mette in evidenza il notevole impatto positivo della ricerca finanziata dall’Erc in campi fondamentali per affrontare il cambiamento climatico, con tecnologie legate alla riduzione delle emissioni e alla produzione di energia, e per sfruttare al meglio la trasformazione digitale grazie a progetti basati sulla gestione dei dati e sulla salute ‘smart’.
L’analisi si basa sui dati provenienti da 6.671 progetti finanziati dall’Erc, collegati a 172.683 pubblicazioni scientifiche e 34.513 richieste di brevetto. I risultati mostrano che sono le scienze della vita ad avere le maggiori probabilità di esercitare un’influenza sui brevetti, con il 61% dei progetti in questo ambito ad essere citati, seguite da fisica e ingegneria (46%). Le ricerche più influenti spaziano dalle tecnologie di riconoscimento delle immagini a quelle sul grafene, passando per celle solari e cellule staminali. I brevetti, invece, risultano concentrati in campi come le biotecnologie, le applicazioni farmaceutiche, la tecnologia informatica ed i materiali semiconduttori.