Il Report annuale sulla persecuzione dei cristiani stilato dalla Ong Porte aperte/Open Doors monitorando cento Paesi del globo e presentato alla Camera rivela una crescente persecuzione anticristiana nel mondo, mantenendo l’accelerazione degli ultimi dieci anni. Sono oltre 360 milioni le persone di religione cristiana che sperimentano almeno un livello alto di persecuzione e discriminazione a causa della propria fede (1 cristiano ogni 7).
La Corea del Nord risulta il Paese più persecutorio verso la religione cristiana, mentre nell’Africa Sub-Sahariana le violenze hanno raggiunto un’intensità senza precedenti. Gli altri punti emersi dalla World Watch List 2023, che quest’anno compie trent’anni, riguardano la Nigeria, ancora epicentro di massacri (salgono da 4.650 a 5.014), mentre il numero totale di cristiani uccisi per ragioni legate alla fede decresce leggermente attestandosi a 5.621.
Cresce invece il numero di Paesi che adottano il modello cinese di controllo centralizzato sulla libertà di religione, con l’uso massiccio di tecnologia, mentre la Cina (al sedicesimo posto della lista), sta forgiando un’alleanza internazionale per ridefinire i diritti umani. In crescita anche il fenomeno della chiesa “profuga” che costringe sempre più cristiani alla fuga dalla persecuzione.