Se non fosse per mettere in risalto la bellezza della semplicità e della fede dei giovani studenti che non provano nessuna “vergogna” culturale nel dire da quale parte stare, sicuramente non staremmo qui a scrivere un fatto che sa di “cuore”.
Entrare in classe (scuola statale superiore nella bella città di Palermo) e trovare alunni che dicono: “Professore anche noi da oggi abbiamo il crocifisso in classe” è qualcosa che ti suscita una gioia immensa.
Non c’è lezione che tiene e non ci sono argomenti che affascinano quando i segni del cuore superano le parole che spesso non sanno d’amore.
Siamo in una scuola superiore di Palermo e dopo un percorso culturale che mette in evidenza la bellezza del “credo” a partire dal creato che richiama la tangibile presenza del “Creatore”, ecco che diversi studenti compatti e credibili realizzano qualcosa di unico: prendono mezzo foglio di quaderno e disegnano un Crocifisso. Poi, con un po’ di adesivo lo posano alla parete sopra la cattedra in attesa di poter presentare la loro opera d’arte che sa di un “aver compreso come per Amore si fa tutto”.
L’autore del gesto, fiero e orgoglioso all’inizio dell’ora di lezione si avvicina in cattedra e dice: “Professore guardi quanto è bello. Anche noi abbiamo un crocifisso in classe, disegnato da me e fatto veramente con il cuore”. Esortato a incidere queste parole di affetto e di riconoscimento verso Colui che sta crocifisso solo “Per amore”, ecco che il giovane studente scrive “fatto con il cuore”.
Credo che non ci sia bisogno di commentare il gesto.
La bellezza della fede, lo studio dei valori e dei principi cristiani, la forza del coraggio di dire sempre da quale parte si sta, educa i giovani a vivere la semplicità del credo in modo anche anticonformista. Chi ha da puntare il dito e dire che questo non si fa? Chi si sente di bloccare la bellezza di un cammino culturale con quel laicismo che spesso azzera ogni forma di dialogo? Ecco un gesto che sa di riconoscimento e di amore che merita di essere guardato con gli occhi della gratitudine. Ecco un pezzo di foglio con su un trentatreenne (Gesù di Nazareth) che per amore ha dato tutto di se. E poi la scritta “fatto con il cuore”. E questo è il cuore di un giovane, di giovani di una classe di scuola superiore… che non hanno paura di essere “Ambasciatori di una fede senza paure”.