Mosca torna ad attaccare Roma per il suo sostegno a Kiev utilizzando l’arma della disinformazione. Mosca, attraverso l’ambasciata russa in Italia, attua una campagna di disinformazione con un velenoso post su Facebook in merito alle foto di mine di presunta fabbricazione italiana.
La didascalia: «Queste mine di fabbricazione italiana TS/6.1, TS50 e TS/2,4 (MATS/2) sono state disinnescate da genieri russi sul territorio ucraino ed esposte nell’estate del 2022 in una mostra allestita al parco “Patriot” a Mosca. Quanti di questi souvenir d’Italia rimangono ancora in terra ucraina? Le persone ne soffriranno per molto tempo a venire».
Ma l’Italia non ci sta e il Ministro della Difesa Guido Crosetto replica con toni duri: «Basta con le fake news. La produzione di mine antiuomo in Italia si è interrotta più di 28 anni fa con una moratoria del governo italiano e la successiva legge che le mise definitivamente al bando, a partire dall’adesione del nostro Paese, tra i primi firmatari del trattato di Ottawa contro le mine antiuomo».
Mosca “mente sapendo di mentire”, è stata la risposta di Crosetto, che ha respinto “informazioni volutamente fuorvianti, non veritiere e gravemente denigratorie”. Accusando le autorità russe di una “allusiva e tendenziosa propaganda contro il nostro Paese, che ha sempre rispettato le norme del diritto internazionale”.
«Diffidiamo la Russia e i suoi terminali diplomatici dal continuare a propagare notizie false su questo argomento» ha aggiunto il Ministro della Difesa.