Il numero di civili ucraini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa è considerevolmente superiore ai 6.884 noti finora. Lo ha annunciato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk. Il conteggio del numero di vittime civili in Ucraina secondo l’Onu indica che i morti accertati tra il 24 febbraio e il 26 dicembre sono 6.884, di cui 429 bambini. Tuttavia, l’agenzia sottolinea che è probabile che la cifra effettiva sia considerevolmente più alta, poiché le informazioni da zone in cui ci sono state intense ostilità è ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma.
“C’è un appello continuo da parte della Ue, della Nato, dei partner internazionali in diversi formati che esortano Putin e questo a fermare immediatamente questa guerra illegale con il ritiro delle sue forze dal territorio dell’Ucraina e dei confini riconosciuti a livello internazionale dell’Ucraina”. Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna della Ue Peter Stano, nel corso del briefing quotidiano della Commissione Ue con la stampa, interpellato sulle notizie di stampa relative a un imminente appello congiunto Ue-Nato alla Russia per la cessazione delle ostilità in Ucraina.
“Ci sono stati ripetuti appelli congiunti non solo da parte dell’Unione Europea e della Nato, ma anche da parte di tutti gli altri partner internazionali, centinaia di Paesi delle Nazioni unite hanno chiesto fin dall’inizio dell’aggressione illegale contro l’Ucraina a febbraio dello scorso anno, che questa aggressione illegale si fermi e che Putin ritiri i suoi soldati, le sue truppe saccheggiatrici e assassine dal territorio dell’Ucraina”, ha aggiunto.