Sul fronte del lavoro ci sono buone notizie. A rilevarlo è la Cna che intravede “un sentimento positivo che pervade i mercati finanziari e uno altrettanto positivo caratterizza le imprese”. È il commento di Dario Costantini, presidente della Confederazione nazionale degli artigiani che nella trasmissione “Tra poco in edicola” del Gr1, condotta da Stefano Mensurati, parla delle prossime prospettive dell’occupazione. La prima riflessione è sui dati Anpal e Unioncamere, in una ricerca di prevede che nel mese di gennaio le imprese potrebbero assumere circa 500mila lavoratori.
Assunzioni, la svolta in arrivo
Il presidente Costantini, assieme al professor Maurizio Del Conte, docente di diritto del lavoro all’Università “Bocconi”, ad Alessandro Mele, presidente “Rete Fondazioni – Its Italia”, ed Edvino Geryan, presidente onorario della “Federazione Italiana panificatori e pasticceri e affini – Fippa”, ha tracciato un quadro della situazione e delle esigenze occupazionali per l’anno 2023.
Il personale che non si trova
“Le imprese sono in crisi da 15 anni, ma stanno dimostrando una grande forza e una grande fiducia nel nostro Paese”, ha osservato Costantini, “Rispetto all’indagine di Anpal-Unioncamere bisogna sottolineare anche che sei imprese su dieci faticano a trovare dipendenti che facciano al caso loro, ovvero che siano dotati di sufficienti competenze specifiche. Ben vengano”, dice il leader della Cna, “dunque, gli Its, positivi anche i percorsi formativi che vanno a sostituirsi all’obbligo scolastico e insegnano ai ragazzi i mestieri che gli permetteranno di trovare lavoro”.
Piccole imprese prime in assunzioni
Con orgoglio la Cna rivendica il fatto che le piccole imprese sono determinanti per il lavoro,
“Bisognerebbe, poi, avere una ‘lente d’ingrandimento’ sulle imprese diffuse nel nostro Paese”, fa presente Costantini le Pmi, “all’interno delle quali il 68% dei giovani italiani trova il primo impiego, il 77% degli under 30 viene assunto con un contratto a tempo indeterminato e, non ultimo, nelle quali trova occupazione l’80% degli stranieri presenti in Italia”.
Lavoro oggi è professionalità
Per il leader della Cna bisogna cambiare “narrazione” sul lavoro. Il personale è sempre più qualificato è specializzato.
“Dopo un anno di mandato durante il quale ho visitato molte imprese, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia”, spiega il presidente della Cna, “il dato saliente è che, dopo le difficoltà legate al caro-energia, la maggior parte degli imprenditori lamenta difficoltà legate al reperimento di personale qualificato. Ovviamente è un problema in primo luogo ‘culturale’: la narrazione del lavoro deve essere diversa rispetto a quella fatta fino a ora, i lavori, soprattutto quelli artigianali, sono sempre più specializzati e le imprese diffuse nel nostro Paese esportano la nostra cultura nel mondo. Dal Rinascimento in poi”, conclude Costantini, “l’artigianato ci permette di proporci e affermarci nel mondo per i nostri prodotti manufatturieri e culturali”.