I prezzi dell’energia in Europa sono scesi e non solo per l’annuncio del price cap. Il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana Antonio Patuelli ha ricordato che chi sta speculando sulla crisi sta cecando di ridimensionare la sua posizione perché sospetta l’imminente possibilità di un armistizio tra Russia e Ucraina. In un contesto del genere la Bce dovrebbe rivedere l’intenzione dichiarata di procedere con un nuovo aumento dei tassi già a inizio anno. “Sono sempre dell’opinione illustrata dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco a settembre, quando ha esortato a non assumere posizioni preconcette sugli incrementi dei tassi ma a valutare volta per volta. Il cambio del quadro sul prezzo del gas deve essere tenuto in conto: dovrebbe essere rivisto l’intendimento espresso dalla Bce di un ulteriore aumento dei tassi a inizio anno. A mio avviso bisognerebbe ripensarci prima di decidere – aggiunge -: con la discesa del prezzo del gas si contrarrà il fattore più decisivo dell’inflazione e quindi bisognerà essere più prudenti nell’aumentare i tassi”, ha detto Patuelli. “Gli istituti di credito continuano a dare il loro sostegno alle imprese. Nel 2023 i problemi delle banche saranno più evidenti in conseguenza delle difficoltà delle imprese legate alla crescita dei tassi e dei costi dell’energia. Queste difficoltà si ripercuoteranno nei bilanci 2022 delle aziende e a cascata, nei rapporti con le banche, soprattutto quest’anno. Vi è consapevolezza del rafforzamento delle banche lo scorso anno per la crescita economica, ma un indebolimento parziale negli stati patrimoniali c’è stato a causa delle minusvalenze sui portafogli dei titoli di Stato, che saranno evidenziate nei bilanci del 2022”, ha aggiunto.