La Svezia che ha assunto la presidenza del semestre Ue e ha annunciato un incontro con gli Stati membri questo mercoledì per adottare misure congiunte sui viaggiatori provenienti dalla Cina. “La riunione del meccanismo di gestione delle crisi del Consiglio (Ipcr) è importante per mettere in atto rapidamente le misure necessarie. La convocazione è arrivata dopo che mezza Europa si è mossa in ordine sparso sui controlli negli aeroporti per l’impennata eccezionale dei contagi in Cina seguiti alla fine delle restrizioni”, ha spiegato Stoccolma.
Tre giorni fa Francia, Spagna e Gran Bretagna si sono unite all’esempio di Roma, richiedendo un tampone negativo per chiunque arrivi dagli scali cinesi. Insomma, l’Europa a conduzione svedese sembra avere intenzione di riprendere le fila della politica comune sulla pandemia, come per l’acquisto dei vaccini, perché, con il senno di poi le strategie in solitaria contro il Covid si sono mostrate perdenti. Scettica Berlino che non ha ritenuto necessario imporre l’obbligo di test ma sostiene di star pensando ad un sistema coordinato per monitorare le varianti del virus negli aeroporti europei.
Del resto, lo stesso presidente Xi Jinping nel discorso in tv per il nuovo anno ha detto che nella lotta al Coronavirus la Cina è “ancora in un momento difficile. La prevenzione e il controllo dell’epidemia sono entrati in una nuova fase ma la luce della speranza è davanti a noi”. Forse meno ottimisti sono i cittadini cinesi dopo tre anni di restrizioni pesantissime imposte da Pechino che ha perseguito la politica dello “zero Covid” chiudendo in casa milioni di persone per periodi interminabili.