La Confcommercio chiede una verifica tecnica tra imprese e banche per ridurre e azzerare le competenze sulle transazioni elettroniche. “Dalla Manovra esce la norma che escludeva sanzioni in caso di rifiuto di ricevere pagamenti con il pos sotto i 60 euro”, puntualizza la Confederazione che ricorda le parole del premier Giorgia Meloni, “è un obiettivo del Piano nazionale di ripresa e quindi lo stiamo trattando con la commissione europea”. Per raggiungere l’obiettivo di tagliare i costi di utilizzo del pos nelle transazioni fino a 30 euro per gli esercizi con fatturato fino a 400mila euro sarà istituito un “tavolo” tra banche ed imprese.
Contributo straordinario
La Confcommercio sottolinea cosa stabilisce la norma. “Che nel caso non si arrivi ad un intesa”, fa presente la Confederazione, “scatti un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili (al netto delle tasse) derivanti dalle commissioni e da altri proventi legati alle transazioni fino a 30 euro”.
Le due richieste
“Sulla questione legata ai pagamenti tramite Pos”, prosegue la Confcommercio che indica le due possibili soluzioni, “sono due le richieste che la Confederazione ha lanciato al Governo: un tavolo di confronto sulla modernizzazione del sistema dei pagamenti e il potenziamento del credito di imposta del 30% a valere sul monte commissioni pagato dagli esercenti”. “Credito d’imposta”, ha aggiunto Confcommercio”, che dovrebbe essere reso agibile anche da parte di esercenti con ricavi e compensi superiori ai 400mila euro annui”.
Infine, annota la Confederazione c’è la proroga anche, fino al 30 giugno 2023, per la la deroga per l’occupazione di suolo pubblico per dehors e tavolini per il settore della ristorazione.