Dopo i tormenti dell’esame degli emendamenti la manovra è nelle mani dei relatori (Paolo Trancassini, Roberto Pella e Silvana Comaroli) per il confronto in Aula. Domani la prova finale con il voto di fiducia e il semaforo verde per la legge Finanziaria del Governo di Centrodestra e della prima premier donna, il presidente Giorgia Meloni, che ieri ha interrotto gli appuntamenti in seguito a una “indisposizione”.
No scudo fiscale, no Pos, sì salva calcio
Tra le novità della Manovra scaturite notte tempo, lo stop – dopo gli altolà delle opposizioni – allo scudo penale per alcuni reati tributari. Mentre c’è il via libera alla misura salva calcio che, però, fa storcere il naso a molti commentatori che osservano come siano “sacrificati 900 milioni”, mentre si parla di “prudenza” e “ristrettezze”. Le società sportive avranno l’opportunità di allungare i tempi di pagamento in cinque anni, a patto di pagare le prime tre rate entro il 31 dicembre. Una sorta di paracadute inserito “a forza” alla Camera nella legge di bilancio. Niente da fare, invece, per i commercianti che dovranno pagare le commesse per i pagamenti elettronici, in caso contrario tornano le multe. Per mitigare costi e proteste arriva un tavolo permanente tra le categorie interessate. Previsto anche un possibile “ristoro” – emendamento bipartisan -, per i commercianti “per contenere l’incidenza dei costi a carico degli esercenti”. Con una modifica, invece, torna la ex App18, il bonus ora chiamato “Carta della cultura Giovani”. Il restyling prevede due bonus basati sul reddito e sul merito. La cifra iniziale di 500 euro può raddoppiare.
In prova il “Reddito alimentare”
A sorpresa c’è una nuova misura di sostegno prevista per le fasce sociali più povere. Inizia la sperimentazione nelle città metropolitane del “reddito alimentare”, con l’ok dato a un emendamento del Pd. Un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno distribuiti pacchi realizzati con i prodotti invenduti della distribuzione alimentare “da prenotare mediante un’applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili”. In un decreto del ministero del Lavoro, da emanare entro 60 giorni, verranno definiti le modalità attuative, la platea e il coinvolgimento del terzo settore.
Ricette via sms, la proroga
Accanto ai temi della Manovra ieri si è sovrapposto un argomento che si è imposto, per così dire a furor di medici e pazienti, si tratta della proroga di un anno per ricevere le ricette mediche via mail o sms. L’estensione dopo il sollevarsi delle proteste è stata decisa dal Consiglio dei ministri, e tornerà in vigore con il decreto Milleproroghe. La misura, introdotta con ordinanza della protezione civile durante l’emergenza Covid scade a fine mese. Medici e associazioni come Cittadinanzattiva hanno chiesto al ministro della Salute Schillaci, la proroga. “Siamo sicuri che il ministro mostrerà la sua attenzione verso l’argomento”, commenta Silvestro Scotti segretario nazionale dei medici di medicina generale. I medici chiedono che le ricette via mail o sms diventi “Un provvedimento che renda il suo utilizzo strutturale”, spiega Pina Onotri, segretario Generale del Sindacato Medici italiani, “così da liberare i medici da impropri carichi burocratici”.
Previdenza, le innovazioni
Tornando alla Manovra, c’è il voto positivo per il corposo capitolo sulla previdenza, che viaggia tra conferme e novità. L’assegno minimo sale a 600 euro agli over 75, solo per il 2023. Mentre sempre nel 2023 si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età (quota 103). Per effetto del “bonus Maroni”, è invece previsto un incentivo per chi resta al lavoro. restyling inoltre per “Opzione donna”, che sale a 60 anni (ma riducibili di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni), ma solo per tre categorie di lavoratrici svantaggiate. Confermata Ape sociale per i lavori usuranti. Confermato l’esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro. Il taglio sale al 3% per redditi più bassi: i 20mila euro fissati in manovra salgono a 25mila euro. Tassati al 5% i premi di produttività fino a 3mila.
Rivalutazione delle pensioni
Cambia la norma della manovra che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni che sala dall’89% all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro). Per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale. L’indicizzazione passa dal 55% al 53% per le pensioni tra 5 a 6 volte il minimo; da 50% a 47% tra 6 e 8 volte il minimo da 40% a 37% da 8 a 10 volte il minimo e da 35% a 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo (oltre 5 mila euro).
Energia, fondi per 21 miliardi
La Manovra dedica uno spazio economico rilevante per gli aiuti contro il caro egregia (35 miliardi 21 vanno in aiuti). Interventi per tutelare dal caro-energia famiglie e imprese nel primo trimestre del 2023: ci sono il taglio degli oneri impropri delle bollette, il bonus sociale (con soglia Isee alzato a 15mila euro), il credito d’imposta rafforzato per le imprese. In arrivo anche la stop fino al 31 gennaio 2023 dei distacchi del gas, l’estensione dell’Iva al 5% al teleriscaldamento e l’Iva al 10% per i pellet.
La stretta sul RdC
Tema divisivo ma su cui la maggioranza è andata diritto è la riforma del Reddito di cittadinanza. Se la prima offerta di lavoro è rifiutata, il diniego fa perdere il diritto al beneficio.
Inoltre i percettori considerati “occupabili” nel 2023 il reddito di cittadinanza verrà corrisposto per 7 mensilità. I giovani tra i 18 e i 29 anni devono aver completato gli adempimenti formativi per non perdere il diritto ad incassare il Rdc. I beneficiari del Rdc “occupabili” devono frequentare per sei mesi un corso di formazione o riqualificazione professionale, pena la decadenza dal beneficio per l’intero nucleo familiare.
Superbonus ok alla proroga
Per i condomini arriva la proroga fino al 31 dicembre 2022 dei termini per presentare la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) per poter beneficiare del superbonus al 110%. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Le delibere assembleari che hanno approvato l’esecuzione dei lavori devono risultare approvate entro il 18 novembre, data antecedente l’entrata in vigore del decreto aiuti quater
Il fisco tra “tetti” e rinvii
Per autonomi e partite iva la tassa piatta è estesa ai redditi fino a 85mila euro e arriva una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40 mila euro.
Slitta di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo, lo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro relative al periodo 2000-2015. Approvato anche l’emendamento che esclude dalla cancellazione automatica le sanzioni amministrative, comprese le multe. Inoltre i Comuni possono decidere di non applicare la norma
Cinghiali, abbattimenti in città
Non avranno scampo gli animali selvatici che si avventureranno nelle aree urbane e cittadini. La Manovra con Un emendamento fidi FdI prevede la possibilità di abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città.
Congedi, tavolini e super stipendi
Il congedo di genitorialità passa dal 30% all’80% della retribuzione e sarà usufruibile in alternativa tra i genitori, fino a un mese e fino al sesto anno di vita del bambino. Mentre arriva la proroga per i tavolini all’aperto e dehors liberi fino al 30 giugno 2023 per l’occupazione del suolo pubblico per il settore della ristorazione. Deciso il tetto agli stipendi per i manager delle banche salvate con l’intervento dello Stato. L’emendamento stabilisce che il trattamento economico annuo per gli incarichi conferiti dal primo gennaio 2023 non possa superare quello del primo presidente della Corte di Cassazione, fissato in 240mila euro annui.