Per Confagricoltura l’Europa ha preso una decisione importante riguardo al tetto massimo sul prezzo del gas, anche per ostacolare la speculazione, sottolineando che se quest’ultima fosse stata assunta già nei mesi scorsi, come proposto dall’Italia, l’aumento dell’inflazione sarebbe stato inferiore. “Secondo la Banca d’Italia, i due terzi del rialzo dei prezzi al consumo dipendono dal caro energia. Tutti gli esperti indicano che il 2023 sarà un anno particolarmente difficile per le forniture energetiche, Dopo il “price cap”, serve ora una rapida decisione sulla costituzione di un fondo europeo per la gestione della crisi e per sostenere la transizione ecologica e non basta fare affidamento sugli aiuti a livello nazionale”. Così il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sulla decisione presa dal Consiglio Energia della Unione europea sull’introduzione di un tetto al prezzo del gas naturale. In Germania, ricorda Confagricoltura, è stato varato uno stanziamento straordinario di 200 miliardi di euro per ridurre fino al 2024 le bollette di famiglie ed imprese. In Francia, invece, gli aiuti diretti alle imprese sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2023 con uno sconto sulle bollette fino al 30 per cento. Mentre, in Grecia è stato deciso in questi giorni un sostegno mensile alle famiglie, che può arrivare fino a mille euro, per limitare l’impatto della crescita della spesa per l’alimentazione. “In Italia misure a favore delle imprese sono previste solo per il primo trimestre dell’anno venturo. Senza una solida iniziativa comune, rischiamo il collasso del mercato unico europeo.Per l’agricoltura, chiediamo intanto l’attivazione urgente della riserva di crisi della PAC con la ripartizione tra gli Stati membri della dotazione che ammonta a 450 milioni di euro”, conclude Giansanti.