Per i regali di Natale si affermano quelli enogastronomici. Il cibo diventa un punto di riferimento nella lista dei desideri dei doni. A fare una analisi di come siano cambiati i consumi è la Cia-Agricoltori che spiega come il Made in Italy di sia affermato.
Cibo regali più acquistati
“Il caro energia spinto dalla guerra in Ucraina e l’inflazione alta accorciano la lista dei regali di Natale e spingono verso doni utili”, illustra la Confederazione, “in un caso su tre declinati in chiave enogastronomica. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, che stima una spesa media pro capite di 160 euro (-8% rispetto allo scorso anno) per gli acquisti da mettere sotto l’albero e conferma il primato del cibo come idea regalo delle festività”.
Agroalimentare al top
A spiccare tra i doni preferiti è soprattutto il tradizionale cesto natalizio. “Ma”, puntualizza la Confederazione degli agricoltori, “con i prodotti agroalimentari del territorio che compare nella lista dei desideri di oltre 12 milioni di famiglie, quasi il 50% del totale”.
“Quest’anno, però, il cesto natalizio classico”, osserva la Cia “è in versione taglia ridotta, a causa dei rincari, ma sempre riempito di eccellenze tipiche e locali”.
Vince il Made in Italy
Si assiste anche a un cambio di gusti e preferenze nei cittadini che piace alla Confederazione degli agricoltori. “Messe via le mode esterofile, infatti, vince assolutamente il Made in Italy e”, spiega la Cia-Agricoltori, “tra i prodotti più gettonati, spuntano vino, spumante, panettone e torrone tradizionale, seguiti da salumi, conserve, olio extravergine d’oliva, miele, formaggi”.
Mercatini di agricoltori
La spesa complessiva, secondo le analisi sui consumi, sarà compresa tra i 600 e i 650 milioni di euro. Cambiano anche le modalità di acquisto ed è per la Confederazione un segnale positivo. “Sono in tanti a scegliere sempre più spesso lo shopping natalizio nelle botteghe e nei mercatini allestiti dagli agricoltori (+10%), che assicurano”, commenta la Cia-Agricoltori, “la qualità a un giusto prezzo, con le aziende Cia associate alla Spesa in Campagna in prima fila, nelle aree rurali come in città, per non far mancare sulle tavole degli italiani il meglio delle produzioni agricole regionali che fanno grande la cucina delle feste”.