sabato, 16 Novembre, 2024
Economia

Piccole imprese. Cna: rischiosa l’ipotesi di trasformare i crediti in finanziamenti assistiti

Sui crediti fiscali la Manovra in discussione in parlamento è ancora lacunosa. Per la Confederazione nazionale degli artigiani malgrado l’impegno dell’Esecutivo di trovare una soluzione si rende necessaria una iniziativa dello Stato. “Non sembra una soluzione efficace”, scrive la Confederazione, “l’ipotesi di trasformare i crediti fiscali in finanziamenti assistiti con garanzia pubblica per svuotare i cassetti fiscali delle migliaia di imprese che hanno riconosciuto lo sconto in fattura per i bonus all’edilizia”.

Intervento urgente dello Stato

Una soluzione per la Confederazione è quella di far intervenire lo Stato. “La Cna apprezza l’impegno di Governo e Parlamento ma il grave problema dei crediti fiscali che mette a rischio la vita di molte imprese richiede un intervento urgente e straordinario da parte dello Stato”, sottolinea la Cna,
“In attesa di conoscere la proposta nei dettagli, la Confederazione rileva che le imprese dovrebbero attivare nuovi finanziamenti (sempre a discrezione dell’istituto di credito) con relativi costi e con l’effetto di appesantire gli indici di affidabilità creditizia”.

Piccole imprese rischio blocco

La Confederazione propone una nuova via per evitare il tracollo di migliaia di piccole e micro attività. “Servirebbe una sorta di bilanciamento automatico a costo zero tra utilizzo del credito fiscale e oneri del prestito bancario”, scrive la Cna, “Il blocco della cessione dei crediti evidenzia i rischi per le piccole imprese, evidenziati a suo tempo da Cna prodotti dallo sconto in fattura. Un meccanismo che è diventata la conditio sine qua non per restare sul mercato dei lavori incentivati, obbligando le imprese della filiera delle costruzioni ad anticipare per conto dello Stato risorse a beneficio dei clienti che poi dovrebbero recuperare in 5-10 anni, magari senza avere la necessaria capienza fiscale”.

Crediti da smobilitare

“La nostra recente indagine”, conclude la Cna, “mostra che quasi 50mila imprese non riescono a smobilizzare i crediti accumulati che per il 75% hanno una giacenza superiore a 5 mesi con inevitabili tensioni sulla liquidità mettendone a rischio la sopravvivenza. E si tratta di micro e piccole imprese”.

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