L’Onu ha rivelato che nello Yemen dal 2015 più di 11.000 bambini sono stati uccisi, mutilati o feriti e quasi 4.000 sono stati arruolati nella guerra che ha devastato il Paese per più di otto anni. Il Paese più povero della penisola arabica è stato devastato dal 2014 da un conflitto tra gli Houthi, i ribelli sostenuti dall’Iran, e le forze filogovernative sostenute da una coalizione militare guidata dalla vicina Arabia Saudita. Le vittime minorenni del conflitto sono in tutto 11.019, 3.774 dei quali sono rimasti uccisi, riporta l’Unicef. Il conflitto in corso è cominciato nel 2015 tra le fazioni che dichiarano di costituire il legittimo Governo dello Yemen, insieme ai loro alleati. Le forze degli Huthi, che controllano la capitale Sana’a e sono alleate con le forze fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh, si sono scontrate con le forze leali al Governo di Abd Rabbuh Mansur Hadi, con sede ad Aden. Il 19 marzo 2015, dopo aver preso il controllo della capitale Sana’a nel settembre 2014 e aver costretto Hadi alle dimissioni e alla fuga ad Aden tra gennaio e febbraio 2015, gli Huthi hanno lanciato un’offensiva per estendere il loro controllo nelle province meridionali. Il 25 di marzo l’offensiva degli Huthi, alleati con forze militari fedeli a Saleh, è arrivata alle porte di Aden, la sede del Governo di Hadi. Hadi è fuggito in Arabia Saudita lo stesso giorno. Il giorno seguente, una coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita è intervenuta militarmente con attacchi aerei contro gli Huthi per restaurare il deposto governo di Hadi.